Ennesimo colpo di scena nel campionato rumeno. E’ stato infatti accolto il ricorso fatto dal Cluj al TAS (il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna) contro la penalizzazione di 24 punti inflitta dalla FRF (la Federcalcio rumena) nel corso del campionato per il mancato pagamento di debiti a cinque di suoi ex giocatori. Il club della Transilvania passa così da quota 30 punti, e quindi matematicamente retrocessa, ai reali 54 punti ottenuti sul campo che lo attestano al terzo posto in classifica e quindi in piena corsa per qualificarsi per l’Europa League (a cui non potrebbe comunque partecipare per la negazione della licenza dovuta ad insolvenza). La Federcalcio rumena intende utilizzare l’ultimo appello contro la decisione ritenendo corretta la sua decisione sia sul lato regolamentare (si sono applicate le normative della FRF) sia sul lato sportivo perchè il Cluj non ha ancora trovato le soluzioni finanziarie per coprire i propri debiti.
Una situazione che stravolge ovviamente la lotta per non retrocedere che deve decidere i 4 club che saluteranno la Liga I dopo Otelul e Ceahlaul. Ormai spacciati Brasov e Universitatea Cluj (quest’ultima allo sbando dopo la “fuga” del proprietario indagato per evasione fiscale e sfrattata dalla Cluj Arena, stadio inaugurato appena 4 anni fa, per inadempienze), sono in realtà solo due i posti da definire, con 4 squadre coinvolte: il Rapid Bucarest di Bergodi è quello messo peggio avendo 5 punti di distacco dal Gaz Metan (attualmente prima squadra salva e che ha battuto nell’anticipo della penultima giornata il Chiajna) e quindi costretto a vincere le ultime due gare e vedere i risultati di Pandurii (che non dovrebbe fare nemmeno un punto), Gaz Metan e Concordia Chiajna (non più di un punto nell’ultimo turno) confidando nel “bonus” di essere in vantaggio negli scontri diretti contro tutte le dirette concorrenti.