Torino-Zenit 1-0: niente impresa, il Toro esce a testa alta

Torino Zenit

TORINO-ZENIT 1-0 – In serate come queste Torino riscopre il suo fascino di borgo medievale, il suo cuore guerriero ed i suoi ideali cavallereschi. Oggi non vi è solamente in palio l’accesso ai quarti di finale di Europa League, oggi si gioca per la gloria. Allo Stadio Olimpico di Torino i padroni di casa del Toro sfidano i russi dello Zenit; a San Pietroburgo non è andata nel migliore dei modi (2-0 per Hulk e compagni) ma chissà che i ragazzi di Ventura, spinti dal pubblico di casa, non riescano a ribaltare il match e regalare ai tifosi granata un’altra notte magica, come 3 settimane fa in quel di Bilbao.

Coach Ventura scende in campo con il suo classico 3-5-2: tra i pali Padelli; in difesa Maksimovic e Moretti affiancano capitan Glik; sull’out di destra Darmian, a sinistra Molinaro, al centro Gazzi e Farnerud supporteranno il talento di El Kaddouri; li davanti spazio all’estro di Quagliarella ed all’imprevedibilità di Maxi Lopez.  Villas Boas risponde con un classico 4-4-2: in porta Lodigin; in difesa giocano da sinistra verso destra  Criscito, Garay, Neto e Smolnikov; centrocampo con Shatov ed il gioiellino Hulk sulle fasce, Tymoscuk e Witsel al centro; in attacco Rondon affiancherà l’esperto Danny.
Il ritmo dei primi 45 minuti è piuttosto blando, una delle poche azioni dell’intera frazione capita sui piedi di Farnerud che calcia una buona punizione, palla alla destra dell’estremo difensore russo. L’occasione migliore del primo tempo capita sulla testa di Fabio Quagliarella, l’attaccante napoletano la gira di testa ma Lodigin è più che attento ed evita il goal del vantaggio. Si conclude così un primo tempo statico e brutto.

La ripresa sembra iniziare con un altro piglio, dopo 5 minuti, sugli sviluppi di una punizione, Kamil Glik porta in vantaggio i padroni di casa ma il guardalinee non ha dubbi,  fuorigioco. Ancora Toro in avanti con il solito Quagliarella che raccoglie un pallone al limite dell’area e calcia, palla che finisce di poco sopra la traversa. Dopo 60 minuti di gioco lo Zenit prova, alla buon’ora,  ad impensierire i granata, Witsel riceve un buon pallone e calcia, il pallone esce di poco alla destra di Padelli.  Quando siamo all’80’ circa si risveglia la squadra di Ventura, ci prova prima Martinez, da una mischia in corner ha l’opportunità per portare in vantaggio i suoi ma colpisce male e poi Gazzi di testa ma l’estremo difensore russo è stato bravo nella respinta. Il Toro ci crede e cresce di intensità nei minuti finali, dentro anche Amauri, ma per trovare la via del goal serve sempre capitan Glik. Minuto 90, sugli sviluppi di un calcio piazzato si avventa di testa il difensore polacco che abbatte Lodigin, 1-0,  si prospetta un finale infuocato all’Olimpico. E’ vivo e caliente il Toro,  due minuti dopo il vantaggio Maxi Lopez ha la possibilità per portare i granata agli overtime, l’argentino calcia  a botta sicura ma salva la retroguardia russa. Era l’ultima chance, Jug porta il fischietto alla bocca, è finita. Non per i giocatori del Torino, battibecchi a centrocampo contro gli avversari e la direzione per alcune decisioni ritenute sbagliate da Glik e compagni.

Alla fine non è riuscita l’impresa, un buon Toro porta a casa la vittoria ma non il passaggio del turno, unico rimpianto il non aver praticamente giocato il primo tempo. Ennesimo goal per Kamil Glik, anche oggi migliore in campo. Non entusiasmante ma quanto mai efficace la prestazione della compagine di Villas Boas, nella mente dei tifosi è ancora vivo il ricordo della vittoria del 2008, che sia pronto il bis?

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Classe 96. Aspirante giornalista e telecronista, coltiva la sua passione scrivendo per tuttocalcioestero.it. E' un amante sfrenato degli intrecci specie quando a fondersi sono calcio e storia, lato poetico in una vita fatta di prosa.