Brugge-Besiktas 2-1: rimonta belga firmata Felipe Gedoz

Uno degli ottavi più equilibrati: da una parte il Brugge primo nella Jupiler Pro League belga, arrivato fin qui vincendo il girone del Torino e eliminando ai sedicesimi i danesi dell’Aalborg subendo peraltro solo 3 gol in 8 partite; dall’altra il Besiktas primo nella Super Lig turca e che si presenta in terra belga con in mano lo scalpo del Liverpool nel precedente turno di Europa League. Bilic non può contare sugli infortunati Hutchinson e Sosa, sostituiti da Arslan e Ozyakup, e sceglie Gulum come spalla difensiva di capitan Uysal (in panca il colombiano Pedro); Preud’homme senza il trequartista spagnolo Vazquez (caviglia in disordine), gioca De Fauw mentre vanno in panchina i due gioiellini Gedoz e Oulare.

Inizio partita a ritmo lento con solo un paio di sussulti dovuti prima all’inaspettata attivazione degli irrigatori in campo (match sospeso per un paio di minuti) e poi ad un gol annullato a De Sutter per un fallo in attacco. Poco dopo quest’ultima azione è il Besiktas a creare la prima palla-gol: da corner svetta in area belga Gulum che prolunga di testa sul secondo palo ma il collega di reparto Uysal è in ritardo e non riesce a deviare in porta. Il match si è acceso, cresce l’agonismo in campo e anche le giocate tecniche (sugli scudi i talenti delle due squadre, da una parte l’israeliano Refaelov, dall’altra Tore) ma non ci sono altre occasioni fino alla mezz’ora quando una punizione di De Bock chiama alla respinta Gonen che sbaglia l’intervento regalando una buona opportunità a De Fauw che cicca però il tiro. Il primo tempo lascia l’amaro in bocca per l’assenza di gol.

Gol che arriva alla prima azione della ripresa, e che azione: Tore prende palla sulla destra e si accentra superando tre difensori nerazzurri e concludendo imparabilmente col mancino sul primo palo (minuto 46). I turchi paiono gestire bene per i primi minuti il vantaggio non rinunciando ad attaccare (un paio di conclusioni di Demba Ba, stasera in ombra) ma non hanno fatto i conti col ragazzino (classe ’93) entrato nell’intervallo per Bolingoli, il brasiliano Felipe Gedoz. E’ lui il protagonista assoluto della rimonta nerazzurra. Il pareggio arriva all’ora di gioco, fortunosamente: Gedoz prende palla sulla sinistra, si accentra e scocca un destro facilmente leggibile dal portiere turco che, già proteso in tuffo, vede però De Sutter spuntare davanti a lui deviando di giustezza in gol (minuto 62); un gol tutto furbizia, alla “Inzaghi”.

Il gol eccita il Brugge che cinque minuti dopo sfiora il raddoppio, anche se non per merito proprio: punizione dalla destra di Gedoz e colpo di testa all’indietro di Arslan che va vicino un clamoroso autogol. I nerazzurri ci credono e vanno alla ricerca del gol vittoria che sfiorano ad un quarto d’ora dalla fine (punizione dal limite di Gedoz che impegna Gonen in una parata in due tempi) e trovano a dieci dal termine: Gedoz (sempre lui, vero fattore, inspiegabile la sua esclusione dai titolari) in area dribbla Kurtulus che lo stende goffamente, è rigore che viene trasformato da Rafaelov al sesto gol nella competizione (minuto 79). Il Besiktas prova a reagire (Tore e il neoentrato Frei ci provano dalla lunga distanza, para Ryan) ma sono i belgi a chiudere in avanti sfiorando il tris prima col solito Gedoz e poi col neoentrato Dierkx che scarta anche il portiere turco prima di vedere la sua conclusione fermata sulla linea di porta da Gulum.

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(Ar)redattore per Tce dal marzo 2014, seguo in particolare i campionati dell'Est europeo come Polonia, Turchia e Grecia. Genovese, esterofilo, aspirante osservatore, sospirante milanista.
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