Dopo lo stop al campionato nel prossimo week-end arriva anche la seconda conseguenza delle violenze prima, durante e dopo il derby greco tra Panathinaikos e Olympiakos dello scorso fine settimana: tre punti di penalizzazione, due match casalinghi (contro Paok e Asteras) a porte chiuse e 100mila euro di ammenda al Panathinaikos. Nessun intervento nei confronti del presidente e dell’allenatore dell’Olympiakos rei di aver provocato i tifosi rivali prima del match.
Il Panathinaikos (che così scende a -6 punti dalla capolista Olympiakos in classifica) ha pubblicato un comunicato ufficiale dove ha definito questa decisione come “triste e ingiusta” e conseguentemente ha annunciato ufficialmente che il presidente Alafouzos terrà domani (sabato NdR) una conferenza stampa sugli ultimi sviluppi presso lo stadio “Apostolos Nikolaidis”. Secondo qualcuno il presidente dei “Verdi” starebbe pensando addirittura al ritiro della sua squadra dal campionato, ma è improbabile considerate le pesanti ripercussione economiche (diritti televisivi in primis) e sportive (la retrocessione sarebbe automatica); più probabile l’annuncio del ricorso alla penalizzazione, anche in virtù di precedenti molto diversi (graziati Paok e Olimpiakos in occasioni di analoghi episodi violenti).
Intanto si va verso un’ulteriore proroga dello stop alla Super League: il ministro dello Sport Stavros Kontonis sarebbe infatti intenzionato a rinviare la ripresa del campionato a mercoledì 11 marzo, saltando così due week-end di fila. Queste le parole del rappresentante del Governo Tsipras: “Lo Stato deve riconquistare il suo diritto di intervenire su tali eventi e agenti patogeni per proteggere la comunità e per consolidare il senso di sicurezza dei cittadini greci. Non sono gli organi disciplinari a dover garantire l’ordine pubblico, questo è il dovere dello Stato. Un ulteriore rinvio? Ci aspettiamo di parlare con i rappresentanti delle amministrazioni, attendiamo le raccomandazioni degli organi competenti e decideremo di conseguenza. Se c’è lo stesso clima dello scorso weekend, come sembra, ci può essere un altro rinvio.”
Un rinvio che servirebbe al Governo per dotare tutti gli impianti della Super League dei mezzi per la prevenzione della violenza (telecamere, tornelli e biglietto elettronico in sostanza) di cui oggi sono dotati solo sei dei 17 club del campionato ellenico tra cui paradossalmente c’è il Panathinaikos dove si è dimostrato come le suddette apparecchiature abbiano fallito, o quantomeno non siano state utilizzate adeguatamente dalle forze pubbliche come dimostra il fatto è che non si è registrato nessun arresto dopo i vergognosi fatti del “Nikolaidis”.