Sporting Lisbona-Wolfsburg 0-0, Benaglio protagonista: lupi agli ottavi

de bruyne sporting wolfsburg

Il 2-0 ottenuto in Germania dà un minimo di tranquillità al Wolfsburg, che allo stadio Josè Alvalade di Lisbona può anche permettersi di perdere con una rete di scarto per conquistarsi il passaggio agli ottavi di finale. Lo Sporting per fare l’impresa scende in campo col 4-3-3: Carrillo e Nani sono gli esterni, il nipponico Tanaka punta centrale. Il club teutonico risponde col tradizionale 4-2-3-1: Guilavogui e Luiz Gustavo agiscono a protezione della difesa, Bas Dost il terminale offensivo supportato da Schurrle, De Bruyne e Vierinha.

La sfida inizia viaggiando su ritmi bassi: i lusitani provano a fare la gara, il Wolfsburg difende con ordine e riparte. La prima occasione importante arriva al 36′: conclusione di William Carvalho a cui Benaglio risponde meravigliosamente di no. Ed è il portiere svizzero – tornato finalmente su alti livelli dopo qualche stagione sotto tono – a ripetersi nuovamente un minuto dopo, negando a Tanaka la rete del possibile 1-0. E quando non può lui, può la fortuna: minuto 45′, Joao Mario per Tanaka che centra in pieno il palo.

La ripresa vede uno Sporting arrembante, a tratti alla disperata, per trovare in qualche modo quella rete che darebbe speranza e illusione di un miracolo comunque non impossibile. Ma ripetutamente la bravura di Benaglio – e, va sottolineata, l’imprecisione dei centravanti biancoverdi – nega anche solo il contentino dell’1-0. Inutili sono gli ingressi dei vari Carlos Manè e Freddy Montero. La porta è stregata, il Wolfsburg resiste agli assalti e chiude la sfida sullo 0-0, raggiungendo gli ottavi. Per lo Sporting, invece, un’altra eliminazione dopo quella maturata a dicembre dalla Champions League.

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Classe '94, piemontese di nascita, tra un esame universitario e l'altro segue il calcio alle temperature più improbabili, dalla Scandinavia alla vecchia terra degli Zar. Russofilo e (a breve) russofono, sogna di diventare direttore sportivo e di vivere a San Pietroburgo. Guai a disturbarlo quando gioca il Krasnodar: potrebbe uccidere.
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