E’ il giorno tanto atteso a La Coruña. La “cidade de cristal” si sveglia con il sapore nell’aria dei vecchi fasti e i soli 400 biglietti rimasti disponibili per il match serale la dicono tutta sull’importanza di questa sfida. Dal sud della Galizia arrivano i cugini del Celta Vigo e quella giocata fra queste due squadre non è mai una partita banale. Come per ogni derby che si rispetti la rivalità è ancestrale, difficile da decifrare e si perde agli albori dell’arrivo di questo sport nel nord-ovest della penisola iberica. E’ la sera del 108esimo “derbi gallego”. Per sottolineare l’equilibrio fra le due squadre basti sapere che entrambe hanno vinto 41 volte mentre 25 sono stati i pareggi. Il Celta arriva al Riazor con la consapevolezza dei propri mezzi messi in mostra lo scorso weekend nel 2-0 casalingo ai danni dei Campioni di Spagna dell’Atletico Madrid. Per questo Eduardo Berizzo mantiene dieci undicesimi dei partenti di 7 giorni fa cambiando solo la punta centrale, non più Larrivey, bensì Charles. Il Deportivo di Victor Fernandez continua il suo momento altalenante in campionato ma non cambia il 4-2-3-1 proposto al Bernabeu con il “doble pivote” Bergantiños-Borges davanti alla difesa e con Oriol Riera unico riferimento in attacco.
I tempi di gloria di un passato non troppo remoto sembrano davvero tornati fra le mura del Riazor. L’ “inferno turco” spinge fin dalle prime battute della gara i propri beniamini e il Depor risponde presente. Ritmi altissimi e tanto movimento per l’undici di casa ma la foga del momento annebbia le idee e le occasioni tardano ad arrivare. La garra biancoblù rischia di essere anticipatamente spenta dal fallo da ultimo uomo di Lopo che, goffo, si vede scippato del pallone da Charles immediatamente trattenuto e abbattuto. Per il 34.000 assiepati sugli spalti un sospiro di sollievo nel veder sventolare al centrale di difesa solamente il cartellino giallo. 15 minuti di pura apnea per la squadra di Vigo che si affida esclusivamente alla fantasia degli esterni Nolito e Orellana. E’ dai loro piedi che scaturisce il primo tiro ospite con il primo che dalla destra sventaglia verso il secondo sulla fascia opposta, stop del cileno che rientra e calcia a giro fra le braccia di Fabricio. Il Deportivo cala drasticamente il pressing e a giovarne è il centrocampo del Celta con Krohn-Dehli e Radoja che iniziano a gestire e imbastire calcio con maggior frequenza e sostanza. Il solo Oriol Riera, arrivato in prestito dal Wigan, lavora sporco fra le maglie della retroguardia avversaria ma è poco rifornito dai compagni e fatica a tenere alta la squadra. La conseguenza di questo è che la predominanza territoriale passa a favore dei Celestes. E il blackout del Depor porta all’inevitabile ad inizio ripresa.
Nemmeno il tempo per prendere una Cerveza e recuperare posto sulle gradinate che l’ “inferno turco” si ghiaccia: pallone perso malamente in zona d’attacco dagli uomini di Victor Fernandez e recuperato dalla mediana del Celta che lancia prontamente il solito Nolito sulla sinistra, il “diez” andaluso rientra al centro e attende il taglio dalla sinistra di Orellana, Fabricio esce a valanga a chiudere lo specchio ma il cileno lo supera in pallonetto con un tiro che diventa cross quando cade sulla testa di Charles che non può sbagliare da 30 centimentri a porta vuota. Vantaggio non meritato ma fisiologico per come i padroni di casa sono scomparsi totalmente dal gioco. E la doccia fredda arriva al minuto 72 con il secondo giallo per Lopo. I dieci e con poche idee per creare qualcosa di buono il Deportivo si riversa nella metacampo rivale. Al Celta basta gestire e ripartire senza fatica. Non bastasse il duo Luisinho-Fabricio combina il pasticcio definitivo quando non si intendono su un pallone alto e innocuo che rimbalza nella loro area si vedono superati dal da poco subentrato Larrivey che si infila fra di loro e, portandosi avanti il pallone di testa, deposita in rete da pochi passi. E dire che, nell’assenza totale di gioco, la sfera per l’insperato pareggio il Depor l’aveva avuta poco prima del raddoppio ospite ma prima uno strepitoso Sergio Alvarez aveva strozzato due volte il grido del Riazor con due parate decisive poi Riera, su una respinta corta dello stesso portiere, nella stessa azione, spara alto il più facile dei gol. Nel finale il risultato sarebbe potuto essere più rotondo ma Nolito vede annullarsi la rete in pregevole pallonetto per corretta posizione di offside.
2-0 il finale per il Celta Vigo che torna a vincere a La Coruña dopo otto anni in una partita che è la fotocopia della stagione attuale dei due team. C’è chi sogna l’Europa e chi dovrà lottare fino alla fine per la salvezza. Chi è chi? Beh, facile da dire!