Dopo un’estenuante finale terminata ai tiri di rigore la Costa d’Avorio di Eric Bailly si laurea campione d’Africa ventitré anni dopo la prima e finora unica volta. Il difensore ivoriano ha disputato un ottimo torneo, giocando tutte le partite del torneo da titolare indiscusso come centrale di destra della difesa a tre, e garantendo buonissime prestazioni. Si è messo in luce soprattutto per le sue qualità atletiche: possanza fisica unita a uno scatto bruciante, che lo hanno reso un avversario ostico per chiunque. Ha dimostrato di avere buone doti tanto sul gioco aereo quanto nel disimpegno palla al piede, sottolineando un tocco morbido non comune a chi di mestiere fa il difensore centrale. A queste grandi potenzialità però, si sono intravisti anche difetti noti ai calciatori più giovani. Più che l’inesperienza, inconfutabile ma resta un 20enne in rapida ascesa, Bailly paga lacune di concentrazione che gli sono costati errori talvolta gravi, ma mai concretizzatisi in reti subite. Da annotare infine due cartellini gialli e il nono tiro di rigore ivoriano, nella lotteria finale, trasformato con insolita scioltezza.
Dopo un mese in Uruguay il Campionato Sudamericano under-20 si è concluso con il trionfo dell’Argentina di Leo Suárez, il nuovo talento acquistato a dicembre del Villarreal per 1,8 milioni più eventuali due di bonus. L’Albiceleste oltre ad aver alzatoil trofeo, ha ottenuto due biglietti: uno per il Mondiale under-20 e l’altro per le Olimpiadi di Rio de Janeiro. In realtà il giovane bonaerense ha trovato ben poco spazio nella competizione disputando appena tre spezzoni di partita per un totale di 147 minuti complessivi nei quali ha segnato un gol contro il Perù e realizzato quattro assist, uno sempre con il Perù e tre contro la Bolivia.
È stato invece molto maggiore il minutaggio dei due uruguaiani Ramiro Guerra, centrocampista del Villarreal C, e il neo-acquisto Franco Acosta, che hanno centrato un buon terzo posto dietro alla Colombia, qualificandosi anch’essi per i Mondiali under-20. Il primo, pur avendo appena 17 anni, ha preso parte a tutte le partite tranne a una, giocando i minuti finali di ogni incontro e disputando anche un match per intero. Per quanto riguarda l’attaccante, è stato indiscutibilmente una delle punte titolari della Celeste, segnando quattro reti, due al Cile, una al Perù e una al Paraguay, e arrivando secondo nella classifica dei marcatori assieme a un folto gruppo di altri giovani talenti.