Fattore K: nel segno di Kobylanski e Kreilach, l’Union dedica la vittoria a Köhler

union berlin

Un fischio dell’arbitro Weiner all’inizio del settimo minuto del primo tempo; il gioco si ferma, partono scroscianti gli applausi dei tifosi, mentre i giocatori dell’Union Berlin si avvicinano alla panchina per indossare una maglietta speciale. C’è scritto “Lottiamo insieme” e poi il numero sette. Allenatore, panchinari, staff e titolari, tutti in campo si abbracciano con lo sguardo rivolto in tribuna dove a guardarli c’è Benjamin Köhler che, commosso, ringrazia mentre tiene stretto suo figlio. Il calcio si è fermato al minuto sette per incoraggiare il centrocampista dell’Union con la maglia numero sette, che in settimana ha scoperto di avere il linfoma di Hodgkin. Uno shock per tutto l’ambiente, ma tra gli spalti dell’ Alte Försterei, su internet e sul campo il messaggio è uno solo: Benny lotta e vinci!

Il 20esimo turno tra Union Berlin e Bochum, alla ripresa della Zweite Liga, dopo la pausa invernale, inizia praticamente così. Scontro da metà classifica con l’Eisern che, con 24 punti è decimo e appena di un punto sopra i rivali. Con Max Thiel fuori per infortunio e Toni Leistner squalificato, l’allenatore Düwel opta per il 4-4-2 con Brandy spostato sulla fascia e con Skrzybski come punta accanto alla sicurezza Polter.

E’ la partita delle tre K: per dedicare la vittoria a Köhler ci sono voluti i gol di Kobylanski e di Kreilach. Il capitano, anzi “der Kapitän” per rimanere in tema, è stato quello che nel primo tempo ha avuto le migliori occasioni per segnare, come quando al 27’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, si è ritrovato il pallone vino l’area piccola, ma si è goffamente incartato. Sono gli ospiti, però, a passare in vantaggio, alla prima occasione. Al 32’, Selim Gündüz, sugli sviluppi del calcio d’angolo, riceve un bel pallone al limite dell’area di rigore: tutto solo, ha avuto il tempo di controllare, prima di superare il portiere Haas con un preciso sinistro. Prima di rientrare negli spogliatoi, però, i padroni di casa hanno altre due occasioni sempre con il croato Kreilach, ma sia il suo colpo di testa da sotto porta, sia il calcio di punizione dai 25 metri, non si trasformano in gol.

All’inizio della ripresa, si dimostra subito decisivo il cambio di Norbert Düwell: esce uno spento Quiring per far spazio a Kobylanski, il ragazzo del 94’ in prestito dal Werder Brema. Non passano nemmeno cinque minuti che l’Union pareggia il match: Polter, praticamente vicino alla linea di fondo, riceve la palla da una rimessa laterale, la ributta in mezzo dove Kreilach serve Kobylanski completamente solo. Difesa del Bochum sta lì a guardare mentre il ragazzo, con un bellissimo tiro a giro di sinistro, gonfia la rete. Il Bochum, che in trasferta non vince da metà settembre, perde metri, si affaccia sempre meno nella metà campo avversaria e proprio quando si puntava al pareggio, subisce gol per la seconda volta. All’85’ Kreilach e Kobylanski si scambiano i favori: assist morbido a pallonetto del secondo che mette davanti alla porta da solo il capitano che da lì non sbaglia. Quarto gol stagionale per il croato che esulta alzando le mani verso la tribuna, verso Köhler.

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Giornalista, nato a Bari in un ambiente dove gli si diceva di tifare per i bianco-rossi, ha seguito il suggerimento alla lettera appassionandosi all'Union Berlin. Fidanzato ufficialmente con il club dal 12 agosto del 2012 quando ha assistito ad una partita per la prima volta nello stadio An der Alten Försterei. Ama i cappelli: i suoi, quello di De Gregori, di Charlie Brown, di Alan Grant e di Nereo Rocco.