Quarta vittoria consecutiva per il Real Madrid: i campioni d’Europa battono al Bernabeu 4-1 la Real Sociedad e, almeno provvisoriamente, si portano a +4 dal Barcellona, impegnato domani col Villarreal. Discreta la prestazione degli uomini di Ancelotti che ha dovuto fare a meno dello squalificato Cristiano Ronaldo, fuori per due partite dopo i fatti di Cordoba.
Oltre al portoghese, erano assenti anche il lungodegente Modric e Pepe. In mezzo al campo ha fatto il suo ritorno dal primo minuto Illarramendi, che per molti danno vicinissimo all’Athletic Bilbao, col nuovo acquisto Lucas Silva in panchina; James Rodriguez è stato così spostato in avanti, a comporre il tridente con Bale – attesissimo – e Benzema. Organico quasi al completo per Moyes che ha scelto dall’inizio i due ex, Granero e Canales (meglio il “pirata” dell’ex bambino prodigio) e una punta di movimento come Vela al centro dell’attacco al posto di Agirretxe.
Dopo 37 secondi, il già freddissimo Bernabeu (temperature polari nella capitale spagnola) viene gelato: Gorka Elustondo, prodotto del vivaio della Real Sociedad, sceglie il palcoscenico più bello per siglare il suo primo gol ufficiale con la maglia dei baschi. Casillas è battuto da un bel colpo di testa su azione d’angolo. Dura meno di due minuti il sogno degli uomini di Moyes, raggiunti prima dello scoccare del 3′ da un altro colpo di testa, stavolta di James Rodriguez su cross di Marcelo.
Il colombiano, molto più di Bale, assieme a Kroos prende in mano le redini della squadra. Raggiunto subito il pari, il Real Madrid non insiste più di tanto, consapevole che il gol arriverà per inerzia. James imbecca alla grande Benzema, il piatto al volo del francese è respinto dal sempre positivo Rulli, senza dubbio il futuro della nazionale argentina tra i pali.
Tra qualche bella giocata sporadica di Canales (troppo isolato, e senza passo, sulla sinistra), e buone trame offensive della Real Sociedad (che perde Vela al quarto d’ora), scivolano via i minuti senza però altre opportunità pericolose. Kroos illumina il gioco con aperture in stile Pirlo, il gol del 2-1 arriva al 37′: altro cross di Marcelo, Benzema si vede respinta ancora la conclusione da Rulli ma stavolta c’è Ramos appostato in mezzo all’area di rigore. Conclusione di potenza, senza correre inutili rischi. Quelli che, invece, decide di correre Bale che, poco dopo, spreca un clamoroso 3-1 pestando i piedi a James e sprecando quasi a porta vuota, alla ricerca dell’angolino. 2-1 all’intervallo, tutto nella norma.
De la Bella per Canales è la mossa di Moyes, il secondo tempo degli ospiti non è però all’altezza dei primi 45 minuti. Bale carbura sulla destra, James e Benzema provano ad approfittare delle cavalcate del gallese. Il terzo gol del Real Madrid, proprio in apertura di ripresa, è siglato dall’ex Lione, assist proprio di Bale. Il gol chiude, di fatto, la partita. Sul Bernabeu comincia a cadere qualche fiocco di neve (tra lo stupore del figlio di Cristiano Ronaldo, in tribuna col papà), le due squadre non si fanno male. Anche Illarramendi si scioglie, Ancelotti concede qualche minuto anche a Jesé. La perla del pomeriggio madrileno è però di Karim Benzema: al 76′ il francese batte Rulli con uno spettacolare destro a giro nell’incrocio, è standing ovation. Bale è l’unica nota negativa del pomeriggio: l’ex Tottenham, a tu per tu con Rulli, calcia addosso al portiere ospite ignorando Chicharito Hernandez al suo lato. L’egoismo del gallese comincia a istigare il già poco paziente pubblico del Bernabeu.