Ad Anfield Road sono di scena Liverpool e West Ham, due squadre alle soglie della zona europea, distanti una sola lunghezza l’una dall’altra. Da una parte la squadra di Brendan Rodgers è nel pieno di una striscia positiva – 14 punti conquistati dei 18 a disposizione nelle ultime 6 gare, dopo aver perso contro il Manchester United il 14 dicembre scorso – e ritrova per la prima volta Sturridge, finalmente recuperato dall’infortunio che l’ha tenuto fuori praticamente dall’inizio della stagione. L’ex tecnico dello Swansea schiera i suoi con un 3-4-2-1, con Lallana e Coutinho a supporto dell’unica punta Sterling.
Dall’altra parte, il West Ham di Sam Allardyce arriva alla gara da settima forza del campionato (36 punti in classifica), forte però di un ruolino di marcia lontano da Upton Park che nelle ultime 6 gare parla di un solo misero successo. 4-1-3-2 per Big Sam, con il trio Amalfitano-Nolan-Downing alle spalle di Carroll e Valencia. Non è del match Diafra Sakho, fermatosi a poche ore dal calcio d’inizio per un problema alla schiena.
IL MATCH – I primi 45 minuti non regalano particolari emozioni ai tifosi di Anfield. La partita si gioca soprattutto a centrocampo, dove i Reds tentano di imporre il proprio gioco impostando per il terzetto offensivo, mentre gli Hammers si difendono in maniera ordinata con 8 uomini sotto la linea del pallone. Coutinho è il più in palla sul terreno di gioco e lo dimostra a più riprese cercando di creare diverse trame offensive in coppia con Sterling, piuttosto ispirato. Il primo grande sussulto arriva al 26′ e porta proprio la firma dei due fuoriclasse del Liverpool: uno-due da manuale, il brasiliano da la palla all’inglese che gliela restituisce di prima intenzione. Tiro dal limite ma Adrian si fa trovare pronto all’appuntamento.
Il West Ham continua nella tattica attendista richiesta da Allardyce, accorciando molto nella propria metà campo per poi tentare di ripartire in velocità, sfruttando soprattutto la rapidità di passo di Enner Valencia, abile nel tagliare alle spalle dei difensori avversari. Proprio per questo è sempre il Liverpool a fare la partita, ma nei 20′ restanti della prima frazione di gioco non riesce a capitalizzare nessuna delle occasioni a propria disposizione. Come quella capitata sui piedi di Markovic a pochi secondi dalla fine del primo tempo, quando il serbo spedisce a lato un rigore in movimento.
Al rientro dagli spogliatoi, i Reds cercano di alzare il ritmo del match. La manovra del centrocampo è fluida e dinamica, il filtro per l’attacco funziona a meraviglia e le conclusioni verso la porta di Adrian arrivano a ripetizione: prima Sterling tira debolmente tra le braccia dello spagnolo, poi lo stesso attaccante inglese inventa per Lallana che però sbuccia clamorosamente al momento della finalizzazione. Il West Ham non riesce più ad uscire e a proporsi fuori dalla propria metà campo, così al minuto 50 arriva la svolta della gara: azione che si sviluppa sulla sinistra, Sterling appoggia col petto verso Coutinho, che sfruttando una deviazione fortunosa di Reid inventa un pallonetto filtrante per lo stesso compagno. Rasoiata sul palo lontano, Adrian spiazzato e 1-0 Liverpool.
Allardyce prova a smuovere i suoi con un paio di cambi: prima sostituisce Amalfitano con Noble, spostando Downing sul vertice basso del rombo di centrocampo; poi manda in campo Cole al posto di uno spento Andy Carroll, autore di un duello reiterato con Can e nulla più. La reazione degli Hammers non è però assolutamente convincente e i padroni di casa non si fanno pregare due volte per chiudere il match: a firmare il 2-0 è Daniel Sturridge, subentrato a Markovic al 68′ dopo 4 mesi di stop forzato. Assist ancora di Coutinho – MVP indiscusso della partita – che crea per l’inglese sulla destra. Da posizione defilata l’ex Chelsea non perdona e batte Adrian sul primo palo, sancendo il risultato definitivo a 10′ dal fischio finale, visto che il West Ham non riesce più a creare alcun pericolo a Mignolet, sostanzialmente uno spettatore non pagante di questa contesa.
Continua quindi il volo della squadra di Rodgers alla rincorsa disperata di un posto per la Champions League, ora distante solo 4 lunghezze. Delude invece il West Ham di Allardyce, sorpresa di questo campionato ma in chiaro calo psico-fisico nelle ultime uscite di campionato.