Il “caso Musacchio” tra River Plate e Villarreal

Musacchio Villarreal

In Argentina danno per certo un accordo tra Villarreal e River Plate che potrebbe avere ripercussioni importanti per la dirigenza amarilla, ma prima di andare a discutere della notizia è necessario fare due passi indietro e capire a fondo la situazione Musacchio.

Nell’estate del 2008 le due società conclusero un affare da nove milioni di euro per il quale il club spagnolo avrebbe avuto diritto alla metà dell’incasso ricevuto dalle future cessioni di sei calciatori della cantera platense: Matías Abelairas, Gustavo Cabral, Andrés Rios, Maximiliano Oliva, Damián Lizio e Gustavo Bou, con la possibilità di effettuare fino a due cambi nella lista entro un determinato periodo di tempo. In seguito alla cessione di Abelairas per 450mila euro alla Sinteplast (azienda di verniciature, nonché sponsor del club che prelevò il calciatore come contropartita n cambio del restauro del Monumental), Fernando Roig decise di esercitare questa clausola rinunciando al 50% di questa transazione in cambio della metà di Mateo Musacchio. Ma il River aveva già ceduto un 30% del cartellino alla Rio Football Services Holand BV, fondo di investimento riconducibile a Pinhas “Pini” Zahavi, per insolvenze precedenti, quindi cedendo la metà del cartellino effettivamente in mano, il 70%, il Villarreal entra in possesso solo del 35% e in cambio di questo disavanzo ottiene i diritti sportivi del calciatore che sbarca in Europa nella cantera amarilla. Questo significa che Fernando Roig Negeuroles, a dispetto del frazionamento del cartellino, è libero di vendere o trattenere il giocatore come se fosse interamente del Villarreal, che infatti ha blindato il difensore fino al 2018 con una clausola rescissoria di 50 milioni.

Intanto la società argentina non invia in Spagna nemmeno un centesimo: tutte le cessioni degli altri cinque giocatori risultano a parametro zero, ma si sospettano magheggi sottobanco per evitare di pagare queste somme e intascarle. Così la dirigenza iberica porta la questione nei tribunali argentini, dov’è tutt’ora in corso da diversi anni, chiedendo un rimborso tra gli undici e i tredici milioni. Dopo aver perso la causa in primo grado, quando nell’ottobre 2013 il giudice Javier Fernando Perillo rigettò la richiesta di risarcimento, gli avvocati di parte amarilla hanno fatto ricorso in secondo grado per recuperare una parte di quei soldi. Anche per questo la scorsa estate quando il Tottenham ha offerto prima 15 e poi 21 milioni di euro Fernando Roig e figlio non presero neanche in considerazione la proposta: in ogni caso, detenendo solo il 30% dei diritti economici del difensore sudamericano, avrebbero incassato non più di 5-7 milioni. Il calciatore comunque, durante la trattativa con gli Spurs, non prese parte alle amichevoli previste in attesa di una possibile risoluzione: il richiamo della Premier League e delle sterline può far vacillare chiunque da queste parti.

Arriviamo dunque all’attualità: secondo quanto riferito dal quotidiano argentino Olé, River Plate e Villarreal avrebbero trovato un’intesa per la risoluzione della vicenda giudiziaria. Il club castellonense, previo pagamento di 2 milioni di euro, otterrebbe il 35% del cartellino detenuto dalla società bonaerense archiviando la citazione in tribunale, passando così ad avere il 70% complessivo. Una soluzione che accontenterebbe tutte le parti. Il River Plate si risparmierebbe lo spettro di un maxi-risarcimento e di una sanzione da parte degli organi calcistici internazionali, incassando per di più qualche soldo; il Villarreal otterrebbe un terzo dei diritti economici del giocatore, equivalenti probabilmente a più di dieci milioni di euro, al prezzo di un quinto del loro reale valore, potendo poi incassare quei soldi persi nel momento della futura cessione del calciatore; e il giocatore sarebbe finalmente libero di accettare un’eventuale (probabile) offerta milionaria nel corso della prossima finestra di mercato senza ostacoli da parte della società. Secondo quanto si legge dal portale argentino, il River potrebbe anche strappare un 5% sulla prossima cessione.

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Mi chiamo Mihai Vidroiu, ma per tutti sono semplicemente Michele, sono cresciuto a Roma, sponda giallorossa. Ho inoltre una passione smodata per il Villarreal, di cui credo di poter definirmi il maggior esperto in Italia, e più in generale per il calcio, oltre ad altri mille interessi.