GETAFE-REAL MADRID 0-3 – Si dice che la pazienza sia la virtù dei forti. Per il Real Madrid, oggi, tale detto calza a pennello. Dopo aver dato spago al Getafe, capace di mettere in difficoltà la squadra di Ancelotti con un pressing alto e asfissiante nella prima parte del match, le Merengues si sono rese protagoniste di una prestazione in crescendo, culminata con un secondo tempo nettamente dominato. Certo, il Real Madrid sembra aver perso un po’ di brillantezza rispetto a solo un mese fa, ma i segnali di ripresa ci sono stati. Confortante la prova offerta da James Rodriguez, apparso ancora poco brillante ma come al solito mortifero non appena si sono aperti gli spazi.
Bene, come al solito, Cristiano Ronaldo e Isco, mentre Bale, al di là del goal, è apparso spesso un corpo estraneo. Nonostante la sconfitta, Quique Sanchez Flores può essere soddisfatto della prestazione del reparto arretrato, che ha retto l’urto dei fenomeni con la Camiseta Blanca per quasi un’ora. Bene Naldo (ex Udinese e Bologna) e Lago, non pervenuti, invece, Pedro Leon e Pablo Sarabia, poco aiutati, quest’ultimi, dall’atteggiamento conservativo assunto dalla propria squadra. Ma oggi, al cospetto di questo Real Madrid, laureatosi Campione d’inverno con una giornata d’anticipo, c’erano oggettivamente poche speranze di portare a casa il punticino.
PRIMO TEMPO – E’ un buon Getafe quello che, in avvio di partita, si presenta frequentemente nella metà campo avversaria e mette in difficoltà le Merengues con un pressing alto e asfittico. Al decimo, però, è il Real Madrid a creare il primo serio pericolo del match, ma Benzema, ben imbeccato da Kroos, viene contenuto da Naldo. La partita entra finalmente nel vivo. Passano solo due giri di lancette ed è Marcelo, al termine di una bella combinazione con Benzema, a sfiorare la traversa con una potente conclusione. Il Getafe reagisce. E al quarto d’ora viene fermato soltanto da un’errata segnalazione del guardalinee, che valuta Vazquez – ritrovatosi a tu per tu con Casillas – in offside nonostante Carvajal lo tenga in gioco. Dopo dieci minuti particolarmente frizzanti, la gara cala d’intensità. Il Real Madrid prende in mano costantemente l’iniziativa e costringe i cugini nella propria metà campo.
Ma le occasioni da goal latitano complice (anche) l’attenta retroguardia di Sanchez Flores, dove Naldo e Lago si rendono protagonisti di due chiusure strepitose su Benzema e Rodriguez. Dopo i difensori, sale in cattedra il portiere locale Codina, bravissimo a respingere con i piedi una conclusione a botta sicura di Benzema e sicuro, poi, su una potente conclusione di Bale. L’estremo difensore locale, dopo solo tre giri di lancette, è ancora provvidenziale su un’insidiosa conclusione di Isco, deviata in corner con un intervento in bello stile. All’ultimo minuto, dopo aver concesso un paio di pericolosi contropiedi al Getafe, il Real Madrid colpisce la traversa con Kroos e va al riposo sullo 0-0.
SECONDO TEMPO – Dopo un primo tempo a fasi alterne, la squadra di Ancelotti torna in campo rabbiosa e vogliosa di chiudere la pratica Getafe nel più breve tempo possibile. La pressione del Real Madrid si fa insistente. E il Getafe fatica a uscire dalla propria metà campo. Al decimo, Benzema fallisce una nitidissima palla-gol solo davanti a Codina, che respinge con i piedi e mantiene la propria porta illibata. Il portiere locale è bravo, poco dopo, su una conclusione di James Rodriguez, ma è costretto ad alzare bandiera bianca al sedicesimo: Benzema penetra in area di rigore, salta Alexis, disorienta Naldo con una splendido gioco di gambe e poi serve un cioccolatino per Cristiano Ronaldo, che appoggia in rete e rompe l’equilibrio. Il Getafe accusa il colpo. E dopo solo cinque minuti, capitola nuovamente: Rodriguez mette in mezzo dalla sinistra in direzione del secondo palo per l’accorrente Bale, che prende in controtempo Codina e lo batte con un tocco mancino.
Trovato il raddoppio, la squadra di Ancelotti toglie il piede dell’acceleratore e dà l’impressione di voler amministrare il risultato acquisito. Ad un quarto d’ora dal termine, ospiti vicini al terzo goal con Cristiano Ronaldo, autore di una splendida punizione che termina fuori di un non nulla. Per il portoghese, però, l’appuntamento con il goal è rimandato di soli trecento secondi: Rodriguez scende sull’out sinistro e mette in mezzo un cross su cui si avventa, totalmente indisturbato, l’ex calciatore dello Sporting Lisbona, che insacca di testa all’interno dell’area piccola. Nel finale, il Getafe colpisce un palo con Vazquez, vicinissimo al goal della bandiera che, per quanto esibito dai locali nel primo tempo, non sarebbe stato del tutto immeritato. Il Real Madrid vince, non convince del tutto, ma si laurea Campione d’Inverno con un turno d’anticipo.
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