Si avvicina Natale e siamo sempre più prossimi al calciomercato invernale. La Bundesliga sembra ancor più avvincente dello scorso anno, quando la classifica è stata davvero cortissima per tutto il corso della stagione. C’è chi arriva a queste feste con il sorriso come il solito Bayern, il pericoloso Wolfsburg, il miracoloso Augsburg e il sempre bello e spumeggiante Hoffenheim, mentre alcuni si ritrovano a raccogliere i propri cocci come il deludente Hertha Berlino, il fanalino di coda Friburgo e il sorprendente (in negativo) Borussia Dortmund. La domanda in un momento come questo è: cosa cerca ogni squadra? L’elenco sarebbe troppo lungo, ma possiamo sicuramente cogliere qualche aspetto che caratterizzerà il calciomercato in Germania. Ecco la lista di richieste inviata a Babbo Natale:
1. Una punta che segni per l’Amburgo
17 partite e 9 gol fatti: la media peggiore della Bundesliga, numeri spaventosi che per ora stanno dando il quattordicesimo posto all’HSV. Lasogga, pagato fior di quattrini nel mercato estivo, non segna con la continuità auspicata, mentre non è una sorpresa che Rudnevs non veda granchè bene la porta. Il tesoretto probabilmente arriverà dalla cessione di Marcel Jansen (in scadenza di contratto, con poca voglia di rinnovare, ricercato dal Benfica) e di Tolgay Arslan (in tribuna nell’ultima partita e non granchè amato dalla tifoseria nonostante il gol nel derby). Zinnbauer predica serenità visto che è riuscito a creare una sorta di stabilità nella squadra (che sta costruendo la salvezza tra le mura amiche), affermando che il 2015 sarà l’anno in cui l’Amburgo potrà crescere. È certo, però, che gli anseatici senza un attaccante prolifico non possono sperare in una crescita.
2. Rifondazione per il Werder ?
A Brema ci si chiede cosa stia succedendo: Pedersen e Elia hanno le valige in mano e partiranno al più presto. Pezzi da novanta che vanno via? Beh, cominciamo col dire che sono “presunti” pezzi da novanta, visto che comunque per ora non avevano reso granchè nel Werder. Eppure i tifosi si spaventano, in particolare per il danese che è andato a rinforzare il Freiburg, rivale in ottica salvezza. Scelta avventata? Ciò che possiamo sperare è che la società opti non solo per lo smantellamento, ma per un totale rifacimento di una squadra che per ora ha deluso.
3. Novità in panchina per l’Hertha Berlino
0-5 contro l’Hoffenheim in casa, classifica che assomiglia ad un salice piangente e giocatori talentuosi come Brooks che restano inebetiti di fronte alle sconfitte. Sembra davvero necessario un cambio al timone, dato che Luhukay da almeno dieci mesi pare aver ben poco controllo sull’Hertha Berlino. La campagna acquisti faceva prevedere un campionato molto vicino all’Europa, mentre la squadra della capitale si trova a pochi punti dalla zona retrocessione. Situazione tremenda ed inaspettata, che sicuramente sconvolge i piani della società. C’è un mercato invernale nel quale si può porre rimedio ad alcune lacune tra i titolari, ma la strada da percorrere potrebbe essere quella di provocare la scossa con un cambio di allenatore. Con buona pace di Luhukay.
4. Rinforzi per assaltare l’Europa per l’Augsburg
Ne abbiamo parlato in qualche editoriale di quest’anno: quello che sta facendo l’Augsburg di Weinzierl è grandioso. Ora ci si prepara all’assalto dell’Europa e sempre che ci sia già un primo colpo in canna: Hojbjerg del Bayern Monaco, ottimo interprete del centrocampo di Guardiola che reclama più spazio, cosa che i cugini potrebbero molto volentieri offrirgli. In ottica europea sarebbe sicuramente un buon rinforzo, e i tifosi avrebbero senza dubbio di che sorridere. La speranza è che l’Augsburg mantenga questo ritmo fino alla fine del campionato: solo così possono arrivare grandissime soddisfazioni da chi fino a pochi anni fa a Monaco giocava contro il 1860, ad Amburgo contro il Sankt Pauli, a Berlino contro l’Union, e via dicendo…
5. Stabilità difensiva, gol e serenità per il Borussia Dortmund
Solo un gol in più nella voce delle reti segnate sta tenendo la banda di Klopp al penultimo posto, che occupa con 15 punti come il Friburgo ultimo in classifica. I gialloneri attraversano un momento di crisi molto strano, inspiegabile. I gol fatti sono pochi, quelli subiti troppi: ci si chiede quindi se in sede di mercato le scelte di Immobile e Ramos siano state ceffate clamorosamente (sull’italiano i dubbi sono pochi, viste le reti segnate in Champions e la prestazione contro il Wolfsburg), se in difesa non si debba intervenire, se Gündogan abbia perso molto del suo talento dopo un anno di inattività e via discorrendo. Bisognerà inoltre fare i conti con la partenza di Reus, quasi sicura, tra sei mesi. Per farla breve: a Dortmund non sanno cosa voglia dire la parola “serenità”. Klopp chiederà sicuramente a Babbo Natale un po’ di quest’ultima, accompagnata da risultati che risollevino il Borussia.