MAINZ-BAYERN 1-2 – Il Bayern espugna Mainz (ottava vittoria consecutiva in campionato) e chiude nel miglior modo un 2014 decisamente positivo, nonostante la pesante lezione subita contro il Real Madrid di Carlo Ancelotti nella semifinale dell’ultima Champions League. Non è stata la miglior prova dei bavaresi, scesi alla Coface Arena in formazione decisamente rimaneggiata e con la testa – complice il sontuoso +11 sul Wolfsburg secondo in classifica – ormai in vacanza. Sull’opaca prova degli uomini di Pep, però, ha pesato, e non poco, l’ottima prestazione fornita dai Nullfunfer, che hanno esibito uno spirito combattivo e mai domo, come testimoniano anche le numerose occasioni da goal create nell’area di rigore avversaria. Ma nel calcio, quasi sempre, vince chi dispone dei giocatori di maggior qualità e tasso tecnico. E la seconda rete del Bayern, giunta al minuto numero ottantanove, ne è la più fulgida testimonianza. I Campioni di Germania, quindi, trascorreranno un Natale decisamente sereno, prima di rituffarsi – dal 30 gennaio, in trasferta a Wolfsburg – nel cammino che consentirà loro, salvo clamorosi (e alquanto improbabili) crolli, di strappare il terzo titolo consecutivo.
PRIMO TEMPO – Buon avvio del Mainz, che pressa alto e soffoca le fonti di gioco avversarie, in chiara difficoltà nel far circolare il pallone. Al quinto, i padroni di casa vanno a segno con De Blasis, che insacca di testa uno spiovente dalla fascia destra; il direttore di gara però, su segnalazione dell’assistente, annulla per posizione di fuorigioco del calciatore argentino. Il Bayern si scuote e inizia a premere nella metà campo avversaria. Dopo un solo minuto, Ribery non approfitta di una respinta difettosa di Karius e Wollscheid spazza lontano dalla propria area di rigore. Ci prova anche Robben, che si beve mezza difesa locale prima di essere bloccato da Jara, bravo a non dar modo all’olandese di concludere verso l’area di rigore. Il Mainz, com’era lecito attendersi alla vigilia, rischia qualcosa dietro, ma riesce comunque a tener testa ai più blasonati avversari e quando si propone in avanti è sempre particolarmente insidioso.
Al ventesimo, Robben viene bloccato a tu per tu con Karius per fuorigioco, ma al momento del lancio di Bernat sembra in linea con l’ultimo difendente locale. Tre minuti più tardi, però, il Mainz passa in vantaggio grazie a Soto, che concretizza nel miglior modo possibile un traversone dalla destra di Brosinski e insacca sotto le gambe di un mal posizionato Neuer. La gioia biancorossa è di breve durata. Due giri di lancette e Schweinsteiger, con una superba punizione che s’insacca all’incrocio dei pali, trova la rete del pareggio. Il gol subito sveglia paradossalmente il Mainz che si fa preferire al Bayern, in evidente difficoltà contro un avversario tignoso e mai domo. Nell’ultimo quarto d’ora, però, non si registrano occasioni da goal: si va al riposo sul punteggio di parità.
SECONDO TEMPO – La partenza del secondo tempo è a dir poco scoppiettante. Il Bayern prova ad imprimere un ritmo più elevato al match, ma è il Mainz – al quinto – ad avere la grande chance per passare in vantaggio: Geis lancia lungo in profondità per Malli, che penetra in area e, a tu per tu con Neuer, lascia partire un destro ad incrociare il secondo palo che esalta i riflessi del portiere tedesco, bravo a respingere a mano aperta. La squadra di Guardiola fatica a fare la partita, complice un Mainz ben disposto dietro e pronto a far male in ripartenza. Dopo dieci minuti privi di grandi emozioni, Koo stende Gotze al limite dell’area di rigore e si vede sventolare in faccia un sacrosanto cartellino giallo; la conseguente punizione di Ribery, però, non produce alcun rischio alla porta difesa da Karius. Il Bayern si rifà vivo al ventiduesimo con Boateng, che calcia centralmente da buona posizione ed agevola la presa di Karius.
Gli ospiti insistono: punizione velenosa di Robben che, dopo la respinta con i pugni di Karius, giunge a Højbjerg, autore di un potente rasoterra deviato in corner da un difensore avversario. Sul ribaltamento di fronte, Malli si beve Boateng e mette in area di rigore in direzione di De Blasis, che, però, viene anticipato da un sontuoso Bernat, bravissimo ad intuire la traiettoria della sfera e far sì che la stessa non giunga al calciatore argentino. Inizia la girandola dei cambi: Guardiola toglie un impalpabile Gotze ed inserisce Pizarro, mentre Hjulmand inserisce Junior Diaz al posto del già ammonito Koo. Nel finale, il Mainz pare tenere testa ad un Bayern decisamente sottotono. Ma all’ottantanovesimo, quando tutto lascia presagire che il match termini in parità, il Bayern trova un’inattesa (e poco meritata) vittoria grazie a Robben, che insacca su preciso invito di Muller. La Coface Arena resta di sasso: i Campioni di Germania vincono in extremis e strappano l’ottavo successo consecutivo in Bundesliga. Dietro di loro, il vuoto.