In Qatar gli stadi vuoti rappresentano un problema e il governo si è inventato uno stratagemma per riempirli e contribuire ad aumentare il tifo. Gli operai africani e asiatici vengono pagati tra i 6 e gli 8 dollari al giorno per mostrarsi entusiasti sostenitori. Sembra che nel ricco paese petrolifero questi vengano cooptati anche per altri sport come la pallavolo. Otto dollari corrispondono a 30 riyal in valuta locale e non bastano per acquistare un cocktail in uno degli alberghi internazionali della capitale Doha. Tuttavia, per questa cifra molti operai si spostano dai loro quartieri dormitorio siti nella zona industriale per andare a fare il tifo negli stadi, rigorosamente vestiti con le maglie delle “loro” squadre. Così come gli operai si caricano sui pulmini per andare nei cantieri, così vengono portati negli impianti sportivi. La paga viene consegnata solitamente durante il viaggio di ritorno. Per questo lavoro bizzarro è prevista anche la figura del capo ultras. Paradossalmente, secondo una ricerca del ministero dello Sviluppo e della Statistica del Qatar, sembra che proprio l’aumento del fenomeno dei tifosi pagati terrebbe lontano dalle competizioni i tifosi genuini.
Di recente il Qatar ha battuto la Nord Corea per 3-1. Il match si è disputato all’Abdullah Bin Khalifa Stadium di Doha, la capitale, a novembre. Gli avversari non erano certo il prototipo di nazionale competitiva ma probabilmente anche questo escamotage rientrava nella stessa politica di aumentare i sostenitori sportivi. Da quando ha vinto il diritto di organizzare i mondiali del 2022, il Qatar sta effettuando un vero e proprio assalto allo sport mondiale. Gli investimenti nella storia dello sport non sono stati mai così massicci e rapidi come nell’organizzazione di questi mondiali. Il piccolo e ricco paese del Golfo in estate ha delle temperature sfacciatamente elevate e la scelta di affidare l’organizzazione dei Campionati del Mondo ha suscitato numerose polemiche. Si è parlato di spostare le competizioni in primavera ma si è ancora lontani da una decisione definitiva. Ricordiamo che l’emiro dal 2012 possiede la squadra francese del Paris Saint Germain. A questo si aggiunge la notizia che i prossimi mondiali di atletica del 2019 avranno luogo a Doha. Ciononostante la passione per lo sport stenta a decollare.