AUGSBURG-BAYERN MONACO 0-4 – Nessuno, nemmeno il più acceso sostenitore dell’Augsburg, avrebbe immaginato che la sua squadra, in prossimità della conclusione del girone d’andata, avrebbe affrontato il Bayern da terza della classe. Ed invece, in questa folle Bundesliga 2014/15, che vede squadra blasonatissime in piena lotta per non retrocedere, si è concretizzato un evento che, solo quattro anni fa, pareva un esercizio puramente utopistico e che, in tutta franchezza, pare difficilmente replicabile nel futuro. Nessuna sorpresa: hanno vinto i più forti, ovvero gli uomini di Pep Guardiola. Ma la compagine locale ha resistito quasi sessanta minuti prima di cedere dinnanzi allo strapotere degli ospiti, che per la quarta volta consecutiva chiudono il girone d’andata in testa, meritandosi il titolo, seppur virtuale, di campione d’autunno. Alla fine del match, nonostante il severo poker subito, i tifosi locali hanno applaudito i propri beniamini: in questa folle Bundesliga, l’Augsburg può sognare l’Europa.
PRIMO TEMPO – Avvio di partita a ritmi discreti, ma privo di occasioni da rete. La prima emozione, al decimo, la regala l’Augbsurg con Werner, autore di un colpo di testa che trova pronta Neuer per la presa centrale. La risposta del Bayern passa per i piedi di Robben. L’olandese, un minuto dopo, sfiora il vantaggio con una botta di sinistra dal limite dell’area, mentre al quattordicesimo crea il panico nella difesa avversaria e viene fermato in corner dall’intervento di un difensore avversario. Il Bayern fa la partita ma, complice il pressing a tutto campo dell’Augsburg, fatica a rendersi pericoloso. Ci prova Ribery al ventitreesimo, Manninger, però, agguanta la sfera in due tempi. Si arriva alla mezz’ora sul punteggio fermo ancora sullo 0-0, risultato non del tutto immeritato per la formazione locale, brava a tenere testa ai più quotati avversari. A dieci minuti dal termine del primo tempo, sale in cattedra Manninger, che compie un grande intervento sul sinistro ad incrociare il secondo palo di Robben. Nel finale di frazione, il Bayern reclama la concessione di un calcio di rigore per un presunto fallo di mano commesso da Klavan, ma il direttore di gara non ravvede gli estremi per concordare il penalty.
SECONDO TEMPO – Nessun cambio nell’intervallo: Wienzierl e Guardiola ripartano dagli stessi undici del primo tempo. Il Bayern mette subito in chiaro le cose: grande pressione, ritmo forsennato e costante pericolosità offensiva. Al quinto, Xabi Alonso – colpevolmente lasciato solo dalla retroguardia locale – stacca di testa e costringe Manninger ad effettuare un autentico miracolo sulla linea di porta. Due giri di lancette e il basco s’inventa uno splendido lancio per Ribery, che penetra nell’area avversaria e fallisce, clamorosamente, a tu per tu con Neuer. Il goal è nell’aria. E, puntuale, giunga al tredicesimo: Ribery batte un calcio di punizione dalla sinistra, Benatia stacca di testa in mezzo all’area di rigore ed insacca sul secondo palo. L’Augsburg, dopo cinquantotto minuti di fiera resistenza, crolla. Altri due giri di lancette ed è Robben, al termine di una bella manovra palla a terra, a trovare il raddoppio per i Campioni di Germania. Wienzierl prova a rinvigorire il reparto avanzato locale ed effettua un cambio: fuori Molders, dentro Djurdjic. Le cose, però, non cambiano. Il Bayern addormenta il match con il possesso palla e poi, al ventiquattresimo, chiude definitivamente i conti con Lewandowski, autore di un destro rasoterra che non dà scampo a Manninger. Altri centoventi secondi è il Bayern cala il poker grazie a Robben, che buca la rete al termine di un bello spunto personale. Gli ultimi venti minuti non riservano particolari emozioni: il Bayern, per la quarta volta consecutiva, è campione d’autunno!