Una volta era chiamata la partitella del giovedì. Il Napoli batte in scioltezza, senza forzare minimamente, lo Slovan Bratislava: 3-0 agli slovacchi, peggior squadra – non solo numeri alla mano – della fase a gironi di Europa League. Gli uomini di Benitez passano così il gruppo da primi in classifica e si guadagnano, almeno in teoria, un sorteggio più agevole nei sedicesimi di finale. Liverpool e Ajax permettendo.
Benitez non effettua un gran turnover, anzi: Callejon, Hamsik e Mertens sono regolarmente in campo dal primo minuto, con De Guzman in panchina. Un indizio per il posticipo di domenica sera col Milan? Koulibaly fa coppia con Britos al centro della difesa (riposa Albiol), Ghoulam è ancora titolare a sinistra. Le novità più eclatanti sono Zapata al posto di Higuain, Gargano (ormai quarto centrocampista nelle gerarchie) con Inler e soprattutto il debutto di Andujar con la maglia del Napoli. Finalmente una chance per il portiere argentino, meritata visto anche il rendimento alterno di Rafael.
Davanti al deserto (minimi storici al San Paolo, non si superano le 5mila unità), il Napoli affonda subito nella difesa di burro dello Slovan: al 5′ Mertens rientra dalla sinistra e batte Pernis col suo classico destro a giro, a mezz’altezza sul palo opposta. Buona la prova del belga che è pienamente recuperato dopo lo stop di un mese per trauma cranico. L’1-0 non cambia ovviamente il copione del match, è sempre il Napoli a tenere il pallino del gioco. Un minuto dopo l’ingresso allo stadio dei tifosi slovacchi (che espongono un ironico striscione “Scusate il ritardo”) arriva anche il 2-0: stavolta è Hamsik (che ormai sa segnare solo col suo ex club) a centrare il bersaglio, con una deviazione “sporca” su una punizione proveniente dalla destra.
Con lo Slovan in bambola, gli azzurri hanno diverse occasioni per triplicare: Zapata, da buona posizione, spara alto, poi è Callejon a sbagliare la mira a due passi dall’area piccola, seppur piuttosto defilato. Inler ci prova da lontano e dà l’effetto ottico del gol, Zapata è lesto sulla ribattuta di Pernis sulla conclusione di Mertens ma non ha fortuna. 2-0 all’intervallo che sta stretto ai padroni di casa.
Il Napoli abbassa notevolmente i ritmi nella ripresa. Frazione aperta, comunque, da uno splendido numero di Mertens che poi prova la magia con un pallonetto da posizione impossibile. Lo Slovan qualcosa riesce a combinare, ma Andujar non corre mai seri pericoli. Mertens vuole la doppietta, Zapata il gol: i due combinano spesso e bene, ma il duello lo vince il colombiano. Al 74′, poco dopo una buona occasione mancata dal neo-entrato De Guzman, Ghoulam crossa e trova il solito capoccione di Duvan che mantiene altissima la sua media realizzativa. A dieci minuti dal termine entra anche Higuain, giusto per riscaldarsi in vista di Milano. Lo Slovan va tre volte al tiro negli ultimi dieci minuti (Stefanik, Kubik e Jablonsky) ma meglio sorvolare sulle esecuzioni. Finisce 3-0, poche indicazioni dalla partitella del giovedì per Benitez.
Nell’altra gara del girone, un vero e proprio spareggio per il secondo posto, la spunta lo Young Boys: gli svizzeri battono sul sintetico di Berna lo Sparta Praga, 2-0, scavalcando i cechi in classifica e conquistando una bella qualificazione. Decidono i gol del solito Hoarau su rigore (al 76′) e quello di Steffen in pieno recupero.