Allo Stadium of Light il Manchester City prova subito a far la voce grossa, dieci minuti e Silva ci prova su punizione, poco dopo è Touré che costringe Mignolet a parare in tuffo. Sunderland chiuso nel primo quarto d’ora, tutti danno una mano per contenere ma gli errori abbondano, difficile innescare Sessegnon in contropiede. A cavallo del ventesimo padroni di casa si fanno vedere in avanti con la punizione di Gardner, che spara in curva. Crescono i biancorossi, al 26 scontro fortuito tra Fletcher e Zabaleta con l’ex terzino dell’Espanyol ad aver la peggio. Taglio sulla fronte per lo spagnolo, che comunque può tornare in campo con una vistosa fasciatura. Seconda parte del primo tempo più equilibrata, ma le reti non vengono violate al termine di 45 minuti comunque molto piacevoli.
Secondo tempo che inizia con gli stessi ,22, sette minuti e arriva la grande sorpresa. Scontro tra Gardner e Zabaleta, l’arbitro fa proseguire, palla ad Adam Johnson che da fuori area e da posizione defilata calcia sul primo palo. Palla ben colpita, esecuzione improvvisa, ma Hart ne fa una delle sue e la sfera si infila in rete. Bravo Sunderland, ma il gol è viziato da un fallo (i replay lasciano pochi dubbi) non sanzionato. Gara piacevolissima, ritmi alti e agonismo. Nastasic entra duro su Fletcher, arriva il giallo e l’ex viola non può ritenenersi sfortunato. Citizens in avanti, ma quanta confusione, Black Cats molto bravi a ripartire in velocità e a pressare alto. Il Sunderland gioca bene, idee più chiare di quelle della banda Mancini che attacca a testa bassa ma evidenzia la mancanza di un uomo d’ordine. Grande occasione al 69′, Aguero si presenta a tu per tu con il portiere, Mignolet è bravissimo a rimanere in piedi e chiude in corner. Il Mancio se la vede brutta e, per l’ennesima volta, si affida a Dzeko. Il bosniaco, in campo al posto di un Tevez forse rallentato dai bagordi natalizi, parte ancora una volta dalla panchina. Punizione al 74′, Milner non la sfrutta. Ecco Dzeko, minuto 77, tiro dal limite direttamente tra le braccia del portiere belga. Martin O’Neil non rinuncia al gioco, toglie un generoso Larsson e inserisce Campbell, un attaccante. Atteggiamento propositivo confermato dalla bella occasione capitata sui piedi di Sessegnon, Hart in uscita dice no. Quattro al termine, Barry sostituisce un buon Kolo Touré, passano i minuti ma il fortino biancorosso tiene e McClean va vicino al raddoppio con un sinistro che si perde a lato. Mancini le prova tutte, dentro anche Lescott per sfruttare i palloni alti. Ultima emozione al 93esimo, anche Hart in area per il corner, ma Il gol non arriva. Finisce 1-0: grande festa allo Stadium of Light per un successo meritato, il Manchester City perde la propria imbattibilità esterna.