“SALVA IN EXTREMIS” PRESENTA “L’ASCENSORE”
Torna l’appuntamento settimanale con Andrea Salvarani, numero uno dei preparatori dei portieri nel panorama del settore giovanile italiano, attualmente alle dipendenze del Parma Football Club. Vediamo anche questa settimana chi, nell’ormai mitico “Ascensore”, sale e scende. E assieme all’Ascensore torna la “Posta di Salva in eXtremis”. Per porre le vostre domande al “Salva”, scrivete a: salvainextremis@www.tuttocalcioestero.it.
CHI SALE:
Muslera (Galatasaray): Vittoria esterna di misura sul difficile campo del Gaziantepspor per il Galatasaray, corsaro grazie ad un gol di Yilmaz. L’ex squadra allenata dall’italiano Prandelli, ha comunque sofferto ma un attento Muslera si è fatto trovare sempre pronto. Ritrovato!
Marc (Dinamo Bucarest): Nel big match tra Dinamo Bucarest e Petrolul, terminato a reti bianche, il portiere locale Marc ha salvato la propria porta in più occasioni, risultando il migliore in campo in assoluto. Bravissimo nel primo tempo nel deviare contro il palo un tiro a giro pericolosissimo di Albin, mentre nella ripresa è bravo a respingere di piede una conclusione dell’attaccante israeliano Tamuz. Risolutivo!
Boffin (Eskisehirspor): Ottima prova del portiere belga Boffin che, nonostante qualche errore, ha veramente compiuto diverse prodezze, che valgono l’ascesa con il nostro ascensore settimanale. Bravo e coraggioso dopo pochi minuti su un diagonale ravvicinato di Sow, splendido nel togliere dall’incrocio una conclusione piuttosto smorzata di Emre. Favoloso!
Karnezis (Udinese): Ormai il portierone greco è abbonato all’ascensore e per la terza volta consecutiva risulta uno dei migliori in campo. Anche nel match perso a San Siro contro il Milan, il numero uno “friulano” ha sfoderato diversi interventi importanti. Piacevole sorpresa!
CHI SCENDE:
Bastianoni (Varese): Ha sulla coscienza due reti su tre. Si fa sorprendere dalla punizione di Cocco e subito poco dopo respinge malamente una conclusione, non irresistibile, permettendo a Leverone di realizzare la terza rete.
Foster (WBA): Questa volta scende un portiere senza aver grosse colpe su una rete subita, ma il dribbling tentato (e non riuscito) su Giroud consegna il portiere inglese in basso con il nostro ascensore.
Rosza (Haladas): Errore clamoroso del portiere Rosza, nella sfida persa contro l’Ujpest (1-0). Il portiere ungherese compie un’uscita alta, ma perde malamente il pallone scontrandosi con l’avversario.
Past (Chernomorets) : Clamoroso autogol del portiere Past, che su un tiro-cross laterale, nel tentativo di respingere la palla con il palmo della mano, commette il grave errore di non fare la semplice rotazione del polso, mandando la palla dentro la propria porta.
LA POSTA DI SALVA IN EXTREMIS (salvainextremis@www.tuttocalcioestero.it)
@Andrea Celestini – Neuer è stato inserito nella lista del pallone d’oro: secondo la tua personalissima opinione, merita questo premio? Inoltre, nel passato il premio è stato vinto solo da Yashin: non lo avrebbero meritato anche altri estremi difensori?
SALVA RISPONDE: Assolutamente si. Il portiere fa parte degli undici che scendono e Neuer è il portiere più completo che abbia mai visto: giusto, e doveroso, averlo inserito nel terzetto finale che si contenderà il premio. Se il pallone d’oro in passato è stato “vinto” da Sammer, non vedo perché non possa vincerlo un autentico colosso come Neuer.
@ Marcello Sbazzaini – Spesso si citano quella tedesca e quella italiana come grandi scuole di portieri, in posizione defilata anche quella spagnola e in tempi più recenti si è parlato molto di brasiliani. Si tratta comunque di movimenti basati su nazioni di certe dimensioni, con squadre di enorme tradizione. Di rado invece si parla della scuola belga, che ci ha regalato l’estro di Pfaff, la classe di Preud’homme e l’asciutta eleganza di Courtois. Merita di essere considerata tra le più grandi? Presenta caratteristiche peculiari?
SALVA RISPONDE: La scuola belga è da considerarsi tra le migliori al mondo, ma non noto caratteristiche diverse da quella italiana. Sicuramente a livello tecnico sono leggermente inferiori, pur restando una scuola di assoluto valore e di prim’ordine. Oltre ai citati Preud’Homme, Pfaff e Courtois, mi piace ricordare altri portieri belgi, forse non famosissimi, che hanno lasciato un segno a livello europeo sia come prestazioni e qualità. Nei primi anni 80, ti segnalo Jacky Munaron, ottimo portiere dell’Anderlecht dal 1974 fino al 1989, capace di vincere, oltre a numerosi titoli in patria, una coppa Uefa e due coppe delle coppe. Un altro portiere belga che ha scritto la storia dell’Anderlecht è stato Filip De Wilde, alto solamente 181 centimetri, ma dotato di buona tecnica e coraggio. In Italia si sono messi in luce altri portieri come Bodart e Gillet, che hanno fatto le fortune di Brescia, Bari e Torino. Arrivando ai giorni nostri, non mi dispiace Mignolet, anche se il difetto nelle uscite alte, non lo classifica tra i top ten a livello europeo.