Dopo due settimane di pausa si torna finalmente al calcio giocato, domani sera il Villarreal riceverà il Getafe di Cosmin Contra (qualcuno lo ricorderà al Milan). Gli azulones non sono mai stati un avversario particolarmente ostico per il Sottomarino giallo, ma negli ultimi tempi le cose si stanno complicando un po’ troppo. Se è vero che la prima storica volta che i madrileni sono usciti dal Madrigal esultando, dopo dieci vani tentativi, fu solamente il 12 marzo 2012 quando Abdel Barrada siglò la rete della vittoria, è anche vero che la compagine villarrealense non riesce più a regalare ai propri tifosi il successo interno contro il Getafe da almeno tre anni e mezzo. Basti pensare che è attualmente attiva una mini-serie di due trionfi consecutivi, tra cui quello dell’anno scorso quando il Submarino, lanciato da un avvio di stagione strepitoso, crollò zero-due sotto i colpi di una squadra che non vinse più in trasferta per cinque mesi (durante i quali raccattò un successo, sei pareggi e dodici vittorie in tutte le gare di Liga).
Inoltre la squadra di Contra arriva dalle due entusiasmanti vittorie a San Sebastian e La Coruña, mentre il Villarreal sta affrontando la peggior striscia di risultati dell’epoca Marcelino, un misero pareggio nelle ultime quattro gare ufficiali. È superfluo sottolineare quanto il Sottomarino abbia bisogno di questi tre punti: sia per non perdere contatto con Celta Vigo e Málaga, sia perché l’Athletic Bilbao ieri ha già intascato i suoi tre punti, ma soprattutto perché fallire l’ennesima possibilità di interrompere questa brutta striscia, contro un avversario abbordabile e nel proprio fortino, potrebbe essere devastante.
A complicare le cose ci sono le condizioni di molti uomini chiave. Se da un lato sono stati recuperati Gabriel e Cani, il tecnico asturiano ha già annunciato l’assenza di alcune pedine fondamentali. Bruno e Uche si accomoderanno in panchina dopo aver disputato entrambi gli incontri con le rispettive nazionali, in particolare il ‘Brujo de Artana’ ha ravvisato dei fastidi all’adduttore che, pur non pregiudicandone le condizioni, sono stati valutati dallo staff tecnico che ha preferito evitare eventuali complicazioni. Lo stesso Giovani è tornato più che acciaccato dagli impegni internazionali, per il messicano si profila un altro stop che sarà accertato con maggiore precisione la prossima settimana. Il tutto senza considerare i lungodegenti.
Perciò per ricapitolare se non ci sono dubbi sulla presenza tra i pali di Asenjo, ripresosi dalla terribile caduta contro l’Espanyol, anche la difesa sarà quasi obbligata con Mario e Jaume Costa terzini e Victor Ruiz–Gabriel al centro. L’inedita coppia in cabina di regia potrebbe quindi essere composta da Trigueros e Jonathan dos Santos, e il che sarebbe già una notizia visto che mai Marcelino ha rinunciato a un’incontrista in mezzo al campo (e anche per questo non è da escludere Tomás Pina), mentre sulle ali dovrebbero scendere in campo due tra Cani, Moi Gómez e Chéryshev, col russo meno quotato per via del suo minutaggio in nazionale. La coppia d’attacco molto probabilmente sarà il binomio Vietto–Moreno, i due giovani si sono allenati a tempo pieno durante questi quattordici giorni e la loro freschezza sarà determinante.