Il secondo tentativo è sempre quello più difficile. Se ne sta rendendo conto il Cruzeiro che, da campione in carica, ha il compito di riconfermarsi. Dopo due pareggi consecutivi, l’ultimo in casa del Figueirense, al Mineirao si presenta il Botafogo, incontro non difficilissimo per i padroni di casa. Mister Oliveira recupera Julio Baptista e lo schiera sin dal primo minuto al fianco di Martins Moreno. L’ex Roma e i suoi compagni partono fortissimo e al 5′ riescono a passare in vantaggio. Marquinhos approfitta di un errore della difesa ospite e batte da pochi passi Jefferson. Il Botafogo non riesce a vedere neanche la palla. Al 15′ un azione insistita del Cruzeiro porta Julio Baptista a guadagnarsi un calcio di punizione dal limite dell’area. Il piede di Egidio è caldo e non lascia scampo a Jefferson che non può che restare immobile e guardare il pallone infilarsi in rete. La squadra di Vagner Mancini prova a reagire ma gli spunti di Carlos Alberto sono ben interrotti da Dedè, che contrasta l’ex Porto ogniqualvolta entri in possesso palla. Fatto sta che l’ultima palla gol della prima frazione di gioco capita nei piedi di Marquinhos che fallisce l’appuntamento con la doppietta, calciando alle stelle da pochi passi. Nella ripresa l’atteggiamento della squadra ospite è decisamente più cattivo. Rogerio impegna subito Fabio al 50′. Poco più tardi è una conclusione di Machado a far tremare il pubblico del Mineirao ma ancora una volta Fabio è bravo a respingere. Il Cruzeiro pian piano si spegne e gioca solo di ripartenza. Su un calcio di punizione la testa di Dedè va vicina al 3a0 ma Jefferson s’esalta e con un colpo di reni pazzesco riesce a parare. Gli ultimi minuti sono tutti di marca bianconera con i campioni in carica rintanati nella propria meta campo a respingere gli attacchi avversari. Incredibile l’errore all’88’ di Jobson che da due passi riesce a sbagliare un gol già fatto. Nei minuti di recupero però Leo riesce nell’intento di rendere più emozionante la gara mandando il pallone nella propria porta. Il Cruzeiro riesce a reggere sino alla fine e si prende tre punti importantissimi anche se il titolo dista ancora sette giornate.
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Nato a Siniscola, in provincia di Nuoro, in una notte d'ottobre del 1993, sin da quando è un bambino si appassiona al calcio. Raggiunta la maturità in terra sarda, decide di spostarsi a Milano per star vicino al suo grande amore, l'Inter.
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