VILLARREAL-VALENCIA 1-3 – Il Valencia espugna il Madrigal dopo quasi otto anni dal quel 7 gennaio 2007 e lo fa in pompa magna con un 1-3 che rappresenta la maggior vittoria in questo stadio per i pipistrelli di Spagna. Per la squadra di Nuno si tratta del miglior avvio di stagione dopo dieci giornate eguagliando le stagioni 1943/44, 2003/04 e 2008/09, mentre il Submarino amarillo cade in casa per la terza volta su cinque incontri come mai gli era successo in massima serie, anche se sono arrivate tutte nei big-match (Barça, Real Madrid e Valencia), ma è proprio questa tendenza a perdersi negli incontri che contano a dover preoccupare. Nella passata stagione non ha mai vinto nelle dieci gare contro le prime cinque della classifica e quest’anno il conto è ancora a zero su quattro tentativi. A dimostrazione del fatto che si tratta di un problema più mentale che tecnico-tattico – la squadra ha infatti disputato un’ottima prestazione sul piano del gioco e dell’occupazione degli spazi – si noti che da quando è arrivato Marcelino considerando tutte le partite di campionato in cui il Villarreal ha subito il primo gol ne ha poi vinte solo tre su ventitre, perdendone ben sedici. Un andamento preoccupante corroborato dalla mancanza di un goleador (i cannonieri Uche e Vietto hanno fatto solo tre reti, ed esclusi loro solo Moi Gómez ha segnato più di una rete ma è successo nel giro di cento secondi a Vigo). Eppure lo stesso problema lo ha il Valencia che ha negli ultimi 500 minuti di Liga non è andato in rete nessuno dei suoi attaccanti ma ha saputo comunque buttarla dentro undici volte.
L’unica novità nell’undici di Marcelino, che in difesa è costretto da scelte forzate, è sopra la cintola dove mette Moi Gómez e Chéryshev sulle ali, a causa di un problema durante il riscaldamento per Cani, mentre è Uche-Giovani la coppia d’attacco del suo 4-4-2. Nuno Espírito Santo invece deve fare i conti con la pesante assenza di Dani Parejo per il quale decide di cambiare modulo, passando anch’egli alle due punte, preferendo Feghouli a Carles Gil e abbassando Pablo Piatti dal tridente alla fascia sinistra. L’avvio però è di marca amarilla con un Sottomarino che prende in mano il centrocampo affidandone le chiavi al fosforo di Manu Trigueros, protagonista a doppio senso dell’incontro. Nonostante la supremazia territoriale e l’intensità pressante dei padroni di casa è il Valencia a portarsi in vantaggio quasi per caso dopo pochi minuti. Jaume Costa si fa scavalcare da una palla alta e Feghouli lo aggira aggredendo lo spazio, sul suo traversone basso interviene proprio Trigueros che, con una deviazione fortuita, batte tutti Asenjo compreso facendo esplodere di gioia gli oltre duemila tifosi ‘ché’ arrivati sin qui. La prima frazione di gara prosegue comunque come era iniziata, con un Villarreal padrone del campo e del gioco che le tenta tutte per superare la solida difesa valenziana, con scarsi esiti. Il più incisivo è sicuramente Chéryshev che galoppa come un cavallo pazzo, mettendo in seria difficoltà anche Diego Alves con un pregevole sinistro al volo nei minuti finali, ma il portiere brasiliano è reattivo e la prima parte va in archivio così.
Al rientro in campo la trama della partita non cambia, anzi il vantaggio degli ospiti ne rinforza i punti focali: il Submarino vuole trovare il pari davanti al propri pubblico mentre gli uomini di Nuno speculano rischiando il meno possibile e, se possibile, ripartendo in velocità. L’unico tiro in porta comunque arriva dai piedi di Bruno su punizione ma Diego Alves non si fa trovare impreparato, allora Marcelino cala la carta Jonathan dos Santos su Moi Gómez: inserendo un regista sulla fascia punta a trattenere il pallone per favorirne la circolazione a discapito degli inserimenti. Ma a trovare la rete sono ancora gli ospiti: contropiede verticale salvato in corner da Gabriel e sugli sviluppi Mustafi trova il raddoppio su gioco aereo. La rete potrebbe essere sporcata da una posizione irregolare di Rodrigo che, pur non toccando il pallone, partecipa all’azione sfiorandone l’impatto, ma di fatto le colpe maggiori sono attribuibili a Mario che perde la marcatura sul difensore. Il tecnico del Villarreal si gioca tutti i cambi riciclando la coppia d’attacco con l’ingresso di Vietto e Gerard Moreno, ma il Sottomarino appare già sconfitto mentalmente. Senza dover utilizzare nemmeno una sostituzione Nuno porta i suoi sullo zero-tre che sigilla una partita già chiusa. Segna ancora l’ex-sampdoriano Mustafi, sempre da calcio d’angolo. Nell’ultimo quarto d’ora nella testa dei giocatori del Submarino c’è solo l’attesa per il triplice fischio, e a ridosso del novantesimo trovano l’inutile gol della bandiera con Trigueros che trasforma in rete l’ottimo assist di Gerard Moreno che, dopo aver stoppato e lavorato egregiamente un lancio di Jonathan, appoggia con intelligenza in mezzo all’area. Al termine della gara le statistiche diranno possesso palla 63% per i padroni di casa che sono andati al tiro 14 volte contro le sei degli ospiti, ma i numeri restano tali e il cinismo del Valencia ha fatto la differenza.