Nemmeno Unai Emery e Álvaro Negredo riuscirono a regalare i tre punti all’Almería

Giuseppe Rossi Villarreal Almería

Domenica sera l’Almería tornerà al Madrigal per la nona volta nella sua storia, e da che mondo è mondo è sempre stata una visita gradita. Sono i numeri a sostenerlo: in otto trasferte ha raccolto due miseri punti e segnato solo tre reti. Considerando le sfide in Segunda División la memoria conduce immediatamente a una delle partite più importanti degli ultimi anni per la storia amarilla, infatti gli andalusi vennero a giocarsi qui l’ultima partita della categoria de plata di due stagioni fa, quando entrambe si giocavano la seconda piazza, ovvero la promozione diretta in Primera. Entrambe appaiate a 74 punti dopo 41 turni, il Sottomarino giallo poteva vantare l’1-1 dell’andata in caso di parità, ma alla fine fu una rete di Jonathan Pereira a dare inizio ai festeggiamenti rimandando i rojiblancos ai play-off (che poi si aggiudicarono).

Mentre il primo incrocio in massima serie – datato 15 novembre 2007 – è memorabile, se non altro perché a guidare l’Almería c’era un tale Unai Emery, uno che ha poi fatto le fortune del Valencia e ora è al timone del Siviglia, e altri giocatori che di lì a poco sarebbero esplosi. In quella squadra c’erano infatti altri volti poi noti come un certo Felipe Melo, un brasiliano appena comprato dal Racing Santander per poco meno di un paio di milioni e che a fine anno, dopo esser stato eletto il miglior giocatore rojiblanco della stagione, espatrierà in Italia per giocare con la maglia della Fiorentina. Ma anche Álvaro Negredo, oggi al Valencia in prestito dal Manchester City, che proprio in quell’occasione segnò la prima rete dell’Almería al Madrigal in massima serie, e Kalu Uche, fratello maggiore di Ikechukwu. Per onor di cronaca la rete del Villarreal la segnò Nihat Kahveci. Di fatto degli ultimi quindici punti a disposizione su questo campo gli andalusi ne hanno raccolti soli due, e nemmeno uno negli ultimi quattro anni e mezzo.

Ma la gara di questa settimana potrebbe essere importante anche per alcuni calciatori che stanno facendo la storia del Submarino. Cani, se dovesse scendere in campo, raggiungerebbe Rodolfo Arruabarrena a quota 219 gettoni in Primera diventando il secondo giocatore più presente a sole 40 lunghezze dal primatista Marcos Senna, mentre Bruno toccherebbe la sua 200° presenza a strettissima distanza, anche se entrambi hanno disputato più gare del Vasco considerando tutte le competizioni. Ma se il capitano sicuramente giocherà, salvo imprevisti dell’ultima ora, per il fantasista l’impiego non è assicurato.

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Mi chiamo Mihai Vidroiu, ma per tutti sono semplicemente Michele, sono cresciuto a Roma, sponda giallorossa. Ho inoltre una passione smodata per il Villarreal, di cui credo di poter definirmi il maggior esperto in Italia, e più in generale per il calcio, oltre ad altri mille interessi.