Grecia: lo sport si ferma davanti alla morte di un tifoso

Niente Paok-Olympiakos, il big-match previsto; il calcio greco (anzi, tutto lo sport) in questo week end è fermo per onorare la memoria del tifoso dell’Ethnikos Pireo (terza divisione ellenica) morto lunedì scorso in seguito agli scontri con gli ultras della squadra rivale dell’Irodotos (squadra di Creta).

Kostas Katsoulis, 46 anni, era stato aggredito sue settimane fa sull’isola di Creta, dove si era recato per sostenere la propria squadra. In merito ai fatti la polizia greca ha proceduto a tre arresti. “Un uomo dopo aver lottato due settimane per sopravvivere ha perso la vita. La sua morte dovrà essere l’ultima di una lunga serie di violenze senza senso che hanno caratterizzato le manifestazioni sportive. Lo Stato è in guerra permanente contro la violenza, in ogni sua forma”In rispetto della memoria di Kostas Katsoulis, che ha perso la vita, vittima della violenza dei tifosi del calcio e per decisione del vice-ministro della Cultura e dello Sport Giannis Andrianos, tutti gli incontri ufficiali degli sport di squadra saranno rinviati“, aveva annunciato il viceministro allo Sport greco. Un’inequivocabile presa di posizione contro la violenza nel calcio in Grecia che pareva diminuita d’intensità dopo anni in cui diversi scontri erano spesso un pretesto per tifoserie “calde” per scatenare feroci tumulti.

[foto: superleaguegreece.net]

 

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(Ar)redattore per Tce dal marzo 2014, seguo in particolare i campionati dell'Est europeo come Polonia, Turchia e Grecia. Genovese, esterofilo, aspirante osservatore, sospirante milanista.
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