CSKA MOSCA-BAYERN MONACO 0-1 – Guardiola ne è conscio: vincere a Mosca, e poi battere la Roma fra venti giorni all’Allianz Arena, significherebbe ipotecare la qualificazione agli ottavi di finale con tre gare d’anticipo. Per questo motivo il tecnico catalano propone la miglior formazione possibile, con il terzetto Robben-Gotze-Muller a dar man forte a Lewandowski, al centro di qualche polemica per il rendimento fin qui avuto in terra bavarese. Il CSKA Mosca, però, si gioca tutto: una sconfitta, dopo quella pesantissima dell’Olimpico, metterebbe di fatto fuorigioco la squadra russa, già considerata alla vigilia come la meno forte del gruppo “E”. Slutsky, quindi, propone una squadra attenta in fase difensiva, ma comunque pronta a colpire in contropiede.
PRIMO TEMPO – La partita, a causa degli incidenti provocati lo scorso anno dai tifosi del CSKA nella trasferta di Plzen, si gioca a porte chiuse, in un clima surreale per un incontro di Champions League. Avvio che rispetta le attese della vigilia, con il Bayern in costante possesso del pallone e il CSKA rintanato nella propria metà campo. La prima occasione da gol, però, occorre ai moscoviti, ma Benatia è bravo ad intercettare il cross indirizzato verso Musa, ben posizionato all’interno dell’area di rigore ospite. Il Bayern si scuote e crea tre occasioni nello spazio di soli quattro minuti: al decimo, Gotze fallisce clamorosamente da posizione assolutamente favorevole; due minuti più tardi ci prova Robben, ma Akinfeev è bravissimo a respingere l’insidiosa conclusione del fuoriclasse olandese, mentre centoventi secondi dopo è Lewandowski a mancare la deviazione vincente su un cross di Xabi Alonso.
Il CSKA soffre maledettamente il maggior spessore tecnico e tattico dei bavaresi, ormai padroni della metà campo moscovita. L’insistenza dei Campioni di Germania viene premiata al ventiduesimo, quando Muller realizza un calcio di rigore, concesso per un netto fallo commesso da Fernandes ai danni di un indiavolato Gotze. La squadra di casa reagisce immediatamente, la bella conclusione di Eremenko, però, termina alta di poco sopra la traversa. La gara entra nel vivo. Passano solo centoventi secondi e Lewandowski buca la rete di Akinfeev, ma il gol viene annullato per fuorigioco millimetrico dello stesso attaccante polacco. A dieci minuti dal termine del primo tempo, altro sussulto ospite, con Akinfeev costretto ad un’altra difficile respinta sul tiro di Muller. La conclusione del campione del mondo tedesco, sarà l’ultima del primo tempo per i bavaresi. Il CSKA, infatti, dà vita ad un finale di frazione arrembante. Clamorosa, al trentasettesimo, la palla gol fallita da Musa, che si fa ipnotizzare da Neuer in uscita disperata. Quattro giri di lancette ed è Eremenko a sfiorare il gol su calcio di punizione, ma la conclusione scheggia la traversa.
SECONDO TEMPO – L’ottimo finale di primo tempo del CSKA, non viene replicato in avvio di ripresa: il Bayern torna dominatore assoluto del match e non fa mai vedere il pallone agli avversari. Altra buona occasione per Lewandowski, ma il polacco si fa respingere il tiro da Schennikov. Ci prova Tosic per i locali, il tiro dell’ala destra, però, si spegne sull’esterno della rete. Nonostante il vantaggio, il Bayern mantiene salde le redini della partita, con il CSKA che si rende raramente pericoloso in contropiede. La squadra di casa esce dal campo, complice un Bayern dominatore assoluto del palleggio. Slutsky capisce che è venuto il momento di cambiare qualcosa, e sbilancia la squadra: fuori un centrocampista, Natcho, dentro un attaccante, Doumbia. Il cambio non sortisce gli effetti sperati. Il Bayern, infatti, addormenta la partita con un lezioso, e talvolta irritante (per gli avversari), possesso palla. Ma di occasioni da rete, però, neanche l’ombra.
Anche nelle ultime battute della ripresa non si registrano grandi emozioni, ad eccezione di qualche bella combinazione del Bayern sventata, in qualche modo, dalla difesa locale. Nel minuto di recupero, buona chance per il neo-entrato Pizarro, ma Akinfeev esce e spazza il pallone con i piedi. Guardiola torna a casa con tre pesantissimi punti. Bayern versione Champions estremamente concreto: due partite, due gol fatti, zero subiti e sei punti conquistati. Massimo rendimento con il minimo sforzo? Non si direbbe, vista la mole di gioco creata dalla squadra tedesca, che difetta di cattiveria negli ultimi venti metri (antico difetto delle ultime versioni del Barcellona). In Baviera, però possono sorridere: primi in Bundesliga e primi nel girone di Coppa dei Campioni, un avvio di stagione meglio di questo, perlomeno in termini di risultati, non poteva esserci.