Bella giornata al The Hawthorns, la domenica di calcio inglese ha come unico appuntamento la sfida tra West Bromwich Albion e Burnley. Non è certamente un match di cartello, ma già lo scorso anno la corsa per la salvezza a divertito quasi al pari di quella per il titolo, pure quest’anno ci sarà da divertirsi. Si respira aria diversa rispetto a quella patinata dei big match di Premier League, tanti giocatori britannici in campo e ciò fa venire l’acquolina agli appassionati duri e puri. I Baggies non cambiano nulla rispetto alla vittoria con il Tottenham, Alan Irvine conferma la piena fiducia nella coppia Berahino-Morrison. I risultati gli daranno ragione. applausi bipartisan per Sean Dyche al momento del suo ingresso in campo, a riprova di un carisma che va oltre le logiche di tifo. Il Ginger Mourinho cambia qualcosa rispetto al pari con il Sunderland, in campo c’è Reid (ex di giornata). Il West Brom in queste prime giornate ha avuto qualche problema tra le mura amiche, nessuna vittoria. Fino a oggi.
Gara piacevole fin da subito, le due squadre si danno da fare. Proteste claret & blue al dodicesimo per un presunto tocco di mano da parte di Wisdom. La palla in realtà ha impattato sul petto del difensore, bravo il signor Moss a lasciar correre. I Baggies fanno un ottimo possesso ma non riescono a pungere fino alla mezz’ora quando Craig Dawson si smarca bene sul corner calciato da Brunt. Buono il movimento, meno gli automatismi difensivi che lo portano a staccare da ottima posizione. Il Burnley non si trova e nel finale di primo tempo subisce la pressione. Ci prova Brunt al minuto 42, poi ci vuole un gran bell’intervento di Heaton per deviare la conclusione dalla distanza di Dorrans. Il Wba spinge, il raddoppio è meritato e arriva proprio quando fa più male: a un passo dalla sosta. Saido Berahino sfrutta un’altra ingenuità difensiva sul pallone che Dorrans gli serve sul primo palo. Ultimo squillo della prima frazione di gioco, i Baggies hanno dettato legge e tutto gli è riuscito facile. Non vorremmo essere nei panni dei giocatori ospiti al momento della sfuriata di Dyche.
Nella ripresa il Wba cerca rapidamente il terzo per chiudere la questione, al 52′ Lescott si avventura nella metà campo avversaria e serve Berahino, un tackle innesca Gardner: tiro fuori. Non c’è tregua, appena un minuto dopo Sessegnon ci prova con una grande conclusione al volo, provvidenziale la chiusura di Mee. Caro Burnley non ci siamo proprio, i Baggies martellano e al 56′ arriva il terzo cazzotto. Berahino, sempre lui, servito dall’ottimo Dorrans, punisce nuovamente Heaton. Mezz’ora da giocare, le sortite del Burnley sono rare, al minuto 66 Foster fa buona guardia sull’incornata di Jutkiewicz. La partita comunque ormai ha poco da raccontare, però sarebbe un peccato per Graham Dorrans lasciare il campo senza nemmeno un gol. Ipotesi evitata allo scadere. Gamboa passa a Samaras (entrambi entrati nella ripresa), il greco gli restituisce il pallone, palla per Dorrans che mette nel sacco di fino. Bel gol. Il West Bromwich Albion è finalmente profeta in patria, una vittoria certamente meritata ma agevolata dagli avversari. Il Burnley non può affrontare sfide così delicate con tanta leggerezza, le situazioni di palla inattiva oggi sono state un dramma. Ultimo posto in classifica, gli uomini di Dyche non segnano dall’inizio del campionato. Segnali che mettono i brividi.