Falcao e la Champions League: questo matrimonio non s’ha da fare

17 febbraio 2010: con gol di Radamel Falcao il Porto superava di misura l’Arsenal per 2-1 nell’andata degli ottavi di Champions al Dragão e guardava con fiducia al retour match di Londra. Ma la partita di ritorno all’Emirates avrebbe visto i Gunners schiantare i Dragoni e passare ai quarti con un netto 5-0. Per l’attaccante colombiano si chiudeva però la prima esperienza in Champions League in modo positivo, con 4 reti in 7 partite, non male per un fresco 24enne che appena 8 mesi prima calcava i campi della Primera División argentina. Un buon viatico da cui ripartire alla prima buona occasione. Già, ma quando si presenterà quest’opportunità?

FC Porto´s forward from Colombia Radamel
Sono passati quattro anni e mezzo da quel gol contro i Gunners

Radamel Falcao è ad oggi considerato forse tra i 10 giocatori più forti del mondo: Messi, Cristiano Ronaldo, Ibrahimovic,Robben, Iniesta, Thomas Muller e Ribery sono solo alcuni di coloro che gli fanno compagnia nel gotha del pallone. Tutti loro hanno giocato più mondiali, ma soprattutto tutti loro sono da anni protagonisti e habitué della Champions League, dove tra i citati solo Ibrahimovic non ha accarezzato con le mani le ‘grandi orecchie’ della vecchia Coppa dei Campioni. Falcao invece ancora per almeno un’altra stagione non ascolterà le note di quella sinfonia così magica e fascinosa che precede tutte le gare del torneo. Con il suo approdo al Manchester United, il centravanti colombiano resterà infatti fuori dal grande ballo per la quinta stagione di fila. E’ proprio da quel promettente 2009-10 che non partecipa alla coppa europea più importante: nel 2010-11 il suo Porto si ritrovò suo malgrado a giocare in Europa League e proprio grazie alle magie del Tigre di Santa Marta (17 meraviglie) i Dragoni conquistarono per la seconda volta la già denominata Coppa UEFA. Quando Villas Boas lasciò quell’estate 2011 il club lusitano destinazione Chelsea, anche Falcao capì che era ora di cambiare aria e si accasò all’Atletico Madrid. Curiosamente la trattativa si concluse due giorni prima della Supercoppa Europea 2011 che opponeva Porto e Barcellona e obbligò le tv di mezzo mondo a modificare in fretta e furia lo spot di presentazione della sfida, dove le fantastiche piroette in area e sassate in porta del colombiano facevano da contraltare alla genialità di Messi.

All’Atletico un’altra stagione sensazionale in Europa League, dove sarebbe divenuto nuovamente campione e capocannoniere (questa volta con solo 12 magie): mai nessun’altro lo ha fatto con due maglie diverse e in due stagioni consecutive in Europa. Ma Simeone dopo aver raddrizzato da gennaio la barca mal governata da Gregorio Manzano (al meno nei mari di Spagna) non riuscì a farla approdare nel porto della Champions, dalla quale Falcao restava ancora fuori. Niente paura, l’appuntamento è solo rinviato si sarebbe pensato. E in effetti il 2012-13 dei Colchoneros faceva già pregustare il titolo della stagione successiva: 3° posto con 76 punti, dieci di vantaggio sulla quarta posizione occupata dalla Real Sociedad, con i fiori all’occhiello della Supercoppa Europea strappata al Chelsea(con tripletta del Tigre) e soprattutto dalla Coppa del Re vinta al Bernabéu nel clásico con il Real Madrid. Falcao con 28 gol segnati sui 65 dell’Atlético in campionato era la stella indiscussa della qualificazione dell’Aleti alla Champions dopo 4 anni. Tutto pronto per un 2013-14 che si sarebbe preannunciato strepitoso.

FBL-FRA-LIGUE1-MONACO
Un’estate fa…

Ma lo sarebbe stato solo per l’Atlético Madrid,campione di Spagna e vicecampione d’Europa. Radamel passava infatti al Monaco, appena ritornato in Ligue 1, per la cifra di 60 milioni di euro sborsati dal nuovo presidente russo del club monegasco, Dimitry Rybovovliev. Il resto è storia recente: dopo l’inizio di stagione in linea con la sua straordinaria media gol, Radamel Falcao ha subito il 23 gennaio 2014 un infortunio al crociato del ginocchio sinistro che non solo ne ha bruscamente interrotto la stagione, sennonché gli ha fatto perdere quello che poteva essere il primo mondiale della sua carriera. E dopo tante inutili chiacchiere nelle ultime settimane e voci su un suo possibile approdo in prestito alla Juventus, sempre con la stessa formula Falcao è passato invece al Manchester United, giusto in una stagione che vede i Red Devils fuori dalla Champions per la prima volta dopo 18 stagioni di ininterrotta partecipazione. E’ proprio destino che dopo quel flirt iniziale, l’amore tra Falcao e la Champions League deve ancora attendere per sbocciare.