Gran bella vittoria quella del Messico all’esordio Mondiale: la “Tri” batte 1-0 il Camerun nonostante gli errori, clamorosi, arbitrali nel primo tempo (due gol annullati a Giovani dos Santos) e si porta al comando del Gruppo A in compagnia del Brasile, ieri vittorioso con la Croazia. Ha deciso un gol di Peralta a inizio ripresa, ma il dominio degli uomini di Herrera va ben oltre il punteggio finale. Marquez e Giovani dos Santos i migliori in campo, la prova mediocre di Eto’o è lo specchio di un Camerun mai in partita e che, dopo appena 90 minuti, è già con un piede fuori dal Mondiale, vista anche la buona prestazione della Croazia di ieri sera.
Herrera, come previsto, lascia Chicharito Hernandez in panchina per far spazio a Oribe Peralta; accanto all’eroe delle Olimpiadi del 2012 c’è Giovani dos Santos, reduce dalla positiva stagione al Villarreal. Marquez è il “pendolo” centrale tra difesa e centrocampo, Hector Herrera e Guardado sono chiamati a dare corsa e qualità alla manovra del Messico, apparsa troppo spesso farraginosa nel cammino tortuoso verso Brasile 2014. Finke, dal suo canto, propone lo schieramento annunciato alla vigilia: Moukandjo (che vince il ballottaggio con Aboubakar), Eto’o (affettuoso saluto col suo ex compagno al Barcellona, Marquez) e Choupo-Moting compongono il tridente offensivo, a Song sono affidate le chiavi del centrocampo. N’Koulou e Chedjou è la coppia, solidissima, di difesa centrale.
La pioggia incessante che si abbatte su Natal non favorisce l’atletismo degli africani, tutt’altro; il Messico disputa un primo tempo di altissimo livello, chiudendo il Camerun nella propria metà campo sin dai primissimi istanti. I “Leoni indomabili”, in particolare, soffrono le sortite offensive dei due terzini della “Tri”, Aguilar e Layun, che però sbagliano troppo in fase di rifinitura. In ogni modo Marquez è in giornata, il capitano dà ordine e qualità all’inizio di manovra dei suoi senza far mancare anche un apprezzabile apporto fisico. Mbia e Song faticano a vedere palla, il Camerun a stento supera la metà campo. Al 12′, il primo episodio controverso: cross perfetto di Aguilar, conclusione vincente – bellissima – di Giovani dos Santos. Per il guardalinee è fuorigioco, decisione sbagliatissima come dimostrano le immagini. Il Camerun prova a uscire a metà frazione: bello lo spunto di Assou-Ekotto sulla sinistra, Eto’o colpisce il palo esterno con una pericolosissima conclusione di prima.
E’ l’unico momento in cui gli africani respirano, il Messico torna a macinare gioco. Su una punizione battuta da Guardado sulla trequarti, Marquez e Hector Moreno sono solissimi sul secondo palo: l’ex Barcellona non si accorge del difensore dell’Espanyol alle sue spalle e spreca un’occasione d’oro spizzando di testa e mettendo fuori causa il compagno. Il gol è nell’aria, arriva al 30′ ma è ancora – ingiustamente – annullato: su azione d’angolo, nuovamente Giovani insacca (stavolta di testa) da due passi, ma è tutto vanificato dalla chiamata di fuorigioco. Errore clamoroso, visto che il tocco di testa che libera la punta del Villarreal è di Choupo-Moting. Il Messico chiude in avanti il primo tempo, Peralta e Giovani non riescono ad addomesticare due palloni interessanti in area, Herrera lotta, è protagonista di buone giocate, ma manca di precisione. Al 45′ è 0-0, il Camerun può ritenersi graziato. La pressione del Messico è meno intensa a inizio ripresa. La Tri, comunque, dopo tre minuti ha nuovamente la possibilità di portarsi in vantaggio. Stavolta Giovani si fa valere nel ruolo di assist-man, il servizio per Peralta è delizioso ma il centravanti, anche se da posizione defilata, si fa parare la conclusione da Itandje. Il Camerun prova a pressare più alto, gli uomini di Finke, in effetti, cominciano a rendersi pericolosi. Mbia, in particolare, è lanciato in contropiede e, nell’uno contro uno decisivo, è atterrato da Hector Moreno. Sulla punizione seguente, il sinistro di Assou-Ekotto è deviato dalla barriera e sfiora il palo, con Ochoa battuto.
Nel momento più equilibrato della partita, e dopo un paio di buone folate offensive di Guardado, arriva il vantaggio del Messico al 61′: Herrera imbecca Giovani per vie centrali, il fantasista si fa ribattere il tiro da Itandje ma sulla palla vagante arriva il tap-in vincente di Peralta, fino a quel momento il peggiore dei suoi. Il Camerun prova a reagire, la manovra offensiva degli africani è però confusa e nemmeno l’ingresso di Webo regala spunti convincenti. Al contrario, vogliosissimo, l’ingresso di Hernandez al posto di Peralta rivitalizza ulteriormente il Messico che dà la sensazione di poter chiudere il match in contropiede. Eto’o, prova anonima, strozza un destro dal limite, poi all’85’ Moukandjo, solissimo, sbaglia il facile assist in mezzo con la difesa messicana mal piazzata; provvidenziale, in questo caso, la chiusura di Rodriguez. L’attaccante del Nancy, poi, al 91′ si rende protagonista di un colpo di testa: pallone angolato ma lento, Ochoa regala ai fotografi una parata plastica. Hernandez, al 94′, spreca il 2-0 a due passi da Itandje (errore insolito per Chicharito), poco male: il Messico vince e convince, 1-0 al Camerun e Mondiale iniziato nel migliore dei modi.