Zidane e Pogba, il Pallone d’Oro, artefice dei trionfi della Francia al Mondiale di casa del 1998 e ad Euro 2000, chiama il più giovane, l’astro nascente del calcio transalpino, lo corteggia e lo spinge a raggiungerlo al Real Madrid, dove potrebbe diventare il Pallone d’Oro del domani, il trascinatore dei Bleus, crescendo all’ombra dei consigli di chi sul tetto del mondo ci è arrivato già. Zidane pressa la società per presentare un’offerta irrinunciabile alla Juventus e portare a Madrid Pogba.
Ha l’occhio lungo Zizou e sa che il più giovane connazionale ha un futuro radioso davanti a sé. Florentino Perez avrebbe un’altra priorità, Luis Suarez. Un giocatore su cui il presidentissimo delle Merengues investirebbe una somma folle, la stessa che la Juventus non potrebbe rifiutare per il ventunenne centrocampista francese. Luis Suarez sta diventando l’autentica ossessione del numero uno dei Blancos, che non perde occasione per parlarne con i suoi più stretti collaboratori e con Carlo Ancelotti.
C’è un particolare, però, non irrilevante: Suarez sarebbe l’ennesimo campione in un reparto, quello offensivo, che trasuda classe, tecnica e senso del gol da tutti i pori. “E allora perché non puntare tutto su Pogba?”, si chiede Zidane. Florentino Perez non ha bocciato l’idea, ma ha dato il compito al suo allenatore in seconda di sondare il terreno in prima persona. Zidane e Pogba, la Juventus e il Real Madrid, la Francia: un film già visto.