Liverpool – Chelsea 0-2: le pagelle

Liverpool: 

MIGNOLET 6: Non ha colpe sui gol:tra i pali è perfettamente a suo agio, se la cava anche sulle uscite, diversamente dalle ultime partite. reattivo nel primo tempo su Cole, si supera nella ripresa sulla botta dalla distanza di Schurrle.

JOHNSON 5: Ci mette il fisico e la  corsa, ma è spesso impreciso e non crea mai nulla di buono. Soffre le sporadiche fiammate di Schurrle, che coadiuvato da Cole ne limita le proiezioni offensive.

SKRTEL 6: Partita onesta e senza pecche, poco impegnato da Ba che gironzola più dalle parti di Sakho.

SAKHO 6: Fa a sportellate per 80′ con Demba Ba, duello di pura forza tra due pantere nere. Nel primo tempo vicino al gol in mischia, spara alto col piede sbagliato.

FLANAGAN 5,5: L’ispettore è come al solito spigoloso e roccioso come il marmo, Salah non gli da infatti particolari noie nonostante rischi il rigore per un tocco di mano: tutt’altra musica in fase di spinta, dove ha forse trovato in Azpilicueta un avversario pressoché insuperabile. (Dall’81’ Aspas)

ASPAS 5: 10 minuti finali per l’ex Celta, dopo un iniziale buon approccio sbaglia le successive iniziative, la mossa della disperazione di Rodgers non ha pagato.

GERRARD 5,5 Che dire del capitano, se c’è uno che non si meritava di compiere un errore del genere quello è lui. Nella partita della vita il suo mancato controllo che apre il Mar Rosso a Ba per l’1-0 condanna i Reds alla sconfitta, per giunta a fine primo tempo. Nella ripresa c’è voglia di riscatto, è lui che ci prova più di altri, prima di testa poi più volte dalla distanza, ma si infrange sui guantoni di Schwarzer.

LUCAS 5 Le sue caratteristiche di interdizione oggi non servono, e in fase di impostazione e rifinitura non eccelle, ha spesso malintesi con Suarez e Sterling. Lascia giustamente il posto a Sturridge. (Dal 57′ Sturridge)

STURRIDGE 5: Chi l’ha visto? In un’abbondante mezz’ora concessagli da Rodgers è pressoché un’ombra ed i pochi palloni che tocca li sbaglia tutti. Imbrigliato più di altri nella rete di Mourinho.

ALLEN 6,5: In casa Reds è uno dei migliori, corre e imposta, non a caso è il pupillo di Rodgers. E’ uno degli ultimi ad arrendersi, suo il destro al volo ben respinto da Schwarzer, ma soffre anche lui la fisicità della linea mediana avversaria.

STERLING 5,5: Non è il giocatore che abbiamo visto nelle ultime settimane, ma non per colpa sua. Mourinho gli costruisce intorno una gabbia che impedisce al leone giamaicano di ruggire.

COUTINHO 6: Vale lo stesso discorso di Sterling, il brasiliano è sempre nel vivo del gioco, ma di interessante crea poco. E’ pericoloso dopo 10′, da lì poco altro, soffre maledettamente la marcatura di Azpilicueta ed i raddoppi di marcatura di Mikel.

SUAREZ 5: L’inedita coppia centrale del Chelsea avrebbe potuto favorire il killer instinct del Pistolero, ma fallisce clamorosamente l’opportunità di rifarsi contro Ivanovic (che subì lo scorso anno il morso che costò a Suarez 10 giornate di squalifica). Il serbo gli sta sulle costole, ha un sussulto al 40′ (il suo destro a giro finisce alto), il catenaccio della ripresa lo limita definitivamente.

Chelsea:

SCHWARZER 6,5: Nonostante i 41 anni suonati se la cava egregiamente come sostituto di Cech. Bene sulle palle alte, si oppone al destro da fuori di Allen.

AZPILICUETA 7: Torna nel suo ruolo naturale di terzino destro, ma la prestazione è sempre la solita. Sempre solido, per superarlo serve la dinamite. Prezioso nelle diagonali e duro nei contrasti, come piace a Mou.

KALAS 6,5: Vero punto di domanda della difesa ospite, il centrale ceco è all’esordio assoluto in Premier ed il match non è quello ideale per il primo cap. Lui sotto l’esperta ala di Ivanovic supera brillantemente l’esame, non soffre Suarez e anche se non sempre in bello stile sbroglia anche le situazioni più difficili.

IVANOVIC 7: Spostato centrale deve assumere il compito di leader difensivo, esce da Anfield come un gladiatore. Ritrova Suarez dopo il morso della scorsa stagione e vince il duello alla grande.

COLE 5,5: Suo il primo tentativo dei Blues, dopo mesi di panchina ha voglia di riscatto, forse troppa. Per uno con il suo chilometraggio commette molti errori di irruenza e sbaglia troppo in disimpegno, ha comunque il merito di vincere il duello tra ex laterali della nazionale con Glen Johnson.

MATIC 7: Il fulcro della resistenza della ripresa, se si cerca sul dizionario un sinonimo di interdizione spunta il suo nome. Uno dei migliori, nel finale è prezioso ad intasare l’area, gioca con Mikel quasi al livello dei difensori.

MIKEL 6,5 Come Matic è uno dei simboli di questo Chelsea catenacciaro ma vincente. Si vede meno del serbo, ma è egualmente prezioso. Raddoppia su tutti, annulla Sterling e Coutinho, limita gli inserimenti di Allen. L’assenza di Ramires non si è vista per nulla.

LAMPARD 5,5: In ombra, svolge un ruolo non suo e si vede poco, ha visto giornate migliori.

SALAH 5,5: In ombra, ma non era questa la sua partita. Mourinho gli ha chiesto copertura e ripartenze, ed è quello che ha fatto. (Dal 60′ Willian)

WILLIAN 6,5: Entra per Salah, svolge lo stesso lavoro dell’egiziano. Ha il merito di segnare nel nulla della difesa avversaria il 2-0 che di fatto chiude i giochi.

SCHURRLE 6,5: Polmoni e cuore, difende su Johnson ed è in grado di rendersi pericoloso con penetranti sortite in contropiede: suo il destro violento respinto da Mignolet al 62′. Nel finale non serve più, lascia il posto a Cahill. (Dal 78′ Cahill)

CAHILL 6,5: lasciato a sorpresa in panchina, il suo ingresso offre nuovi mattoni alla muraglia difensiva di Mourinho, prezioso sulle palle alte e con un paio di chiusure in bello stile.

BA 7: Partita di puro sacrificio: preferito (ormai definitivamente) a Torres, gioca un match di greco-romana con Sakho. Nel finale di primo tempo è bravo ad approfittare dell’errore di Gerrard per decidere di fatto il match, nella ripresa continua le sue battaglie con il difensore francese per poi lasciare,stremato, il posto al Nino. (Dall’84’ Torres)

TORRES 6: Non fa nulla di particolarmente rilevante, se non l’assist per Willian a tempo scaduto per il punto esclamativo della vittoria che riaccende le speranze di titolo.

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24 anni, appassionato di sport a tutto tondo (football americano, basket, golf e ovviamente calcio), letteratura, film e auto. Dopo aver conseguito la maturità linguistica, lavoro attualmente per una multinazionale metalmeccanica, mi occupo di calcio estero per passione ed amore per il rettangolo verde.