Luiz Felipe Scolari, CT della nazionale brasiliana, ha anticipato 9 dei 23 convocati per i prossimi mondiali in una conferenza stampa ad un evento per psicologici in una facoltà di San Paolo.
Il tecnico ha confermato la presenza di David Luiz, Ramires, Oscar, Willian e Paulinho, ovvero tutti i brasiliani che militano nel Chelsea e il centrocampista del Tottenham.
“Abbiamo parlato con cinque giocatori a Londra e abbiamo trasmesso loro fiducia. Ho detto loro: siete nel mio gruppo“.
Scolari ha poi virato su un altro convocato indiscusso, Neymar, affermando che il periodo difficile del giocatore è coinciso con il declino del Barcellona e che il fuoriclasse brasiliano potrà esibire tutte le sue qualità in nazionale. A comporre un attacco temibilissimo insieme all’asso del club catalano ci sarà Fred del Fluminense, reduce da mesi passati in infermeria ma ora perfettamente recuperato e già protagonista del Brasileirão.
Altra citazione per Julio César il quale, nonostante una prima parte di stagione passata a scaldare la tribuna del Queens Park Rangers, ha un posto garantito tra i pali della seleção pentacampeão.
Scolari ha detto che, pur in un paese di scarsa tradizione calcistica – attualmente difende la porta del Toronto FC nella MLS -, César si sta preparando a dovere per la rassegna mondiale.
Inoltre, il commisario tecnico ha stilato una mini lista dei candidati alla fascia di capitano. I quattro nomi sono: il portiere Julio César, David Luiz, l’attaccante del Fluminense Fred e Thiago Silva del PSG (che dunque diventa il nono calciatore confermato nella rosa dei mondialisti).
Per giunta, “il gruppo è fatto al 95-99%. Non ho nessun dubbio e non ci saranno grosse novità nella lista. Se fate i conti potreste trovare 22 dei 23 convocati”. Frasi che lasciano intendere come Scolari voglia affidarsi al gruppo che ha sollevato la Confederations Cup l’anno passato.
Infine, Felipão si è soffermato sul cammino – secondo lui non facile – che attende il Brasile verso la finalissima di Rio de Janeiro. “Abbiamo realizzato una classifica delle possibili avversarie (che ostacoleranno il percorso verso la finale n.d.r.). Come minimo saranno quattro nazionali già campioni del mondo. Non ci sarà la tranquillità che c’è stata durante la Confederations Cup ma stiamo lavorando per mantenere la consapevolezza dei nostri mezzi acquisita l’anno scorso”.
(foto tratta da fifa.com)