Vittoria sofferta per i Reds guidati da Brendan Rodgers che espugnano Carrow Road e continuano la marcia trionfale verso il titolo. 2-3 contro un ottimo Norwich che ha dimostrato di essere una squadra viva e che ha intenzione di lottare fino alla fine del campionato per evitare la retrocessione: solo due punti dividono infatti la formazione di Neil Adams dal Cardiff e dal Fulham, rispettivamente penultima e terzultima in classifica. Altra storia per il Liverpool che con questa arrivano a 11 vittorie consecutive in campionato. Non importa che tu sia il Manchester City o il Chelsea o qualunque altra squadra, il Liverpool ti attacca, non ti lascia il respiro e ti mette alle corde nei primi minuti. La squadra del Mersey Side scende in campo con la solita grinta e in 11 minuti confezione lo 0-2. Prima di scendere in campo Sterling avrà detto al suo capitano: “Steve, oggi provo ad essere te”. Ecco spiegata la fucilata da fuori area che il giovane talento classe ’94 lascia partire e che realizza il gol del vantaggio. Non soddisfatto del gol, forse il più bello realizzato fino ad ora dall’giovane attaccante in maglia rossa, lo stesso si improvvisa uomo assist per la rete del raddoppio servendo palla a terra Luis Suarez, altro fenomeno, che di esterno insacca nel palo opposto difeso dal portiere. Il primo tempo si chiude su questo risultato ma in più di un’occasione la squadra di casa ha dimostrato di non aver gettato la spugna e la conferma arriva nei primi minuti del secondo tempo. Complice un’uscita maldestra di Mignolet, Hooper riapre la partita. I Reds provano a riprendere in mano il pallino ed è ancora una volta lui, Raheem Sterling, questa volta con un pò di fortuna sul rimpallo, a siglare la rete dell’1-3. La partita sembra chiusa, ma il Norwich non la pensa allo stesso modo. Snodgrass incorna di testa sugli sviluppi di uno dei tanti cross dalla sinistra e condanna i Reds a un quarto d’ora di sofferenza per difendere il vantaggio. Arriva il fischio finale, il Liverpool vince ancora.
Continuare a sognare è possibile solo se si continua a vincere. Steve Gerrard, al termine della partita contro il City, è stato chiaro con i suoi compagni: “Con il Norwich dovrà essere la stessa cosa” Questa contro il Norwich è una finale, tutte quelle che seguiranno saranno delle finali per i Reds. Perdere non è concesso, non a questo punto del campionato dopo tutti gli sforzi compiuti. Tutto sembra andare per il verso giusto, il Sunderland sembra aver stipulato un patto con gli uomini di Rodgers e dopo il pareggio con il City regala la sconfitta del Chelsea. Ci ha pensato lui, Fabio Borini, in prestito proprio del Liverpool. “Questo è il mio regalo per voi, per lo scudetto voglio partecipare anche io”, avrà pensato l’attaccante della provincia di Bologna che ieri ha siglato il rigore decisivo nella gara contro i Blues. Con una vittoria i Reds arriverebbero a +5 proprio dagli uomini di Mou e a +9 dal City che però ha sempre le due fatidiche gare in meno ancora da giocare. Tutto sembra andare per il verso giusto, ma serve vincere e Gerrard & Co lo sanno bene. Rodgers deve rinunciare a due pedine fondamentali come Henderson e Sturridge fermati rispettivamente da una squalifica e da un lieve infortunio. Al loro posto il giovane Allen e Lucas Leiva. La formazione cambia, Gerrard diventa il jolly di centrocampo in cui la mediana di “rottura” è composta dalla fisicità di Leiva e dalla qualità di Allen. Il tridente offensivo è composto da Coutinho che agisce dietro Sterling, libero di spaziare, e Suarez. Adams non si tira indietro, al Norwich servono punti salvezza: spazio a Redmond e Howson che con la loro velocità possono assistere i movimenti della punta centrale Hooper, probabile il massiccio utilizzo delle fasce per cercare i suoi colpi di testa.
Fischio d’inizio, comincia Norwich-Liverpool, gara valida per la 35^ gara di Premier League. Il Liverpool scende in campo con la grinta che lo ha contraddistinto quest’anno. Non importa quale sia l’avversario, i Reds partono forte e mettono fin da subito le cose in chiaro. Il pressing alto e il gioco palla a terra mettono l’avversario alle corde. Il Norwich dopo i primi 11 minuti ha preso già le prime due sberle. Il primo gol della partita è tutto merito del giovane Sterling. Il ragazzino classe ’94 nato in Jamaica confeziona un gol da cineteca: dopo una serie di dribbling smarcanti si porta in posizione fuori dall’area di rigore e lascia partire il destro che si insacca alle spalle di Ruddy. Non basta, la partita va chiusa subito. E così, dopo il fantastico centro realizzato poco prima, Raheem si improvvisa uomo assist servendo palla a terra il suo compagno di reparto Suarez che con un tocco d’esterno spedisce la sfera alla spalle del portiere dei Canaries. 0-2 nei primi 11 minuti, la partita sembra già chiusa. Al 16′ arriva la prima occasione per i padroni di casa con Hooper ma i rossi alzano un muro davanti la porta. Dopo il primo quarto d’ora la partita sembra bloccata, ma al 25′ Allen e al 31′ Redmond provano ad incidere sul match con due conclusioni da fuori area. Proprio come contro il City, il Liverpool stacca la spina nei seguenti 10 minuti della gara, ma questo serve solo a prendere fiato perché poco dopo arrivano due contropiedi orchestrati dall’intero organico in maniera magistrale a partire dalla difesa che però non portano alla conclusione in porta. Termina così il primo tempo.
Inizia la seconda frazione di gioco. Dopo soli 3 minuti, Sterling ha la possibilità di portare il vantaggio sullo 0-3 ma sull’assist di Suarez, spara alto sopra la traversa. E’ la dura legge del calcio, gol mangiato e gol subito: al 54′ Hooper segna il gol che riapre il match. Mignolet esce malissimo e con un rimpallo la sfera arriva all’attaccante dei Canaries che insacca. Il Norwich ha capito come attaccare il Liverpool che soffre sulle fasce la velocità dei suoi esterni. In questa fase della partita i Reds faticano ad uscire e sembrano alle strette. Nonostante il momento difficoltà, la qualità dei giocatori in maglia rossa prevale e così al 58′ Suarez è vicinissimo alla sua doppiett personale con un tiro che si spegne a fil di palo dopo un’azione tutta personale. Il pistolero spaventa i tifosi gialloverdi, ma è ancora Sterling che al 58’decide la partita: la sua doppietta arriva in seguito ad un’azione personale fatta di dribbling e finte di corpo, il giovane nato in Jamaica arriva in area e lascia partire il tiro che deviato dal difensore si insacca scavalcando il portiere. Sesto gol nelle ultime 11 partite per lui. Il Norwich però continua a crederci e reagisce bene. I Canaries ci provano in tutti i modi e il Liverpool e di nuovo in difficoltà. La squadra di casa insiste per vie laterali lasciando partire una serie indecifrabile di cross e per vie centrali con numerose conclusioni a distanza come quelle provate da Redmond e Snodgrass. E al 77′ è proprio l’ex Celtic a riaprire tutto: ottima la sua incornata ad anticipare Flanagan sul cross dalla sinistra.
Rimangono poco più di 10 minuti regolamentari, 10 minuti di agonia per il Liverpool che nonostante il vantaggio è in evidente difficoltà e sa bene che un pareggio non sarebbe abbastanza. E’ tempo di cambi, Rodgers sostituisce Coutinho e Allen per far posto ad Agger, utile nei palloni alti, e Moses che può dare una mano nelle ripartenze. Adams suona la carica: dentro Murphy e Van Wolfswinkel. E’ proprio il calciatore olandese a rendersi pericoloso all’82’ con un colpo di testa che Mignolet però controlla. Il Liverpool difende e riparte, i padroni di casa lanciano l’assedio. Che fatica a Carrow Road! Arriva la segnalazione dell’arbitro: ancora 4 minuti di recupero. Continua la manovra dei Canaries che però non trovano più la via della porta. Al 92′ è Lucas Leiva a divorarsi l’occasione per chiudere definitivamente la partita. Dopo gli ultimi attimi di sofferenza arriva il fischio finale. Anche questa volta il Liverpool ce l’ha fatta. Arriva l’undicesima vittoria consecutiva, i Reds si portano a 80 punti in classifica e continuano il loro cammino sorprendente e trionfale. Ora testa al Chelsea, prossimo avversario della gara che potrebbe decidere definitivamente le sorti del campionato.