Sarà un derby di Madrid particolare quello di stasera al Santiago Bernabeu tra Real e Atletico (nella foto vedete la prima stracittadina ufficiale del 24 febbraio 1929). Tanto per cominciare i Colchoneros ci arrivano con ben otto punti di vantaggio sui rivali, un margine che neanche il tifoso più ottimista dell’una e pessimista dell’altra si sarebbe aspettato. L’Atletico è a sole tre lunghezze dal Barcellona capolista, che comunque sembra inarrivabile per gioco e potenziale, il Real dopo neanche metà stagione è undici punti dietro. Malgrado la supercoppa vinta in Agosto proprio contro il Barca, è da inizio stagione che in casa Real non tira una grande aria.
Prima il presunto mal di pancia di Cristiano Ronaldo, poi le prime battute d’arresto, le voci sull’esonero di Mourinho (qualcuno pensa davvero che uno dei migliori allenatori al mondo possa essere cacciato a novembre, con una Champions da giocare e con il suo stipendio?), un girone di Champions passato come seconda dietro al sorprendente Borussia Dortmund. Il derby potrebbe essere l’occasione per rialzare la testa, mostrare i muscoli, ricucire quantomeno il margine dai rivali cittadini. L’Atletico, dal canto suo, è voglioso di riappropriarsi di quel derby che manca dal novembre 1999, tredici anni fa. Per riuscirci Simeone si affida alla vena del bomber Radamel Falcao, tra l’altro, dicono, un sogno di mercato del Real (e non solo). Barcellona comanda, ma l’epicentro della Liga in questo fine settimana non può che essere Madrid.