Borussia Dortmund-Real Madrid, una gara praticamente inutile considerando la netta vittoria spagnola all’andata (clicca qui per la cronaca), al Westfalen Stadion però c’è un orgoglio forte da difendere e i gialloneri negli ultimi anni hanno dimostrato che imprese impossibili non ne esistono, la finalista Champions dello scorso anno ha il dovere almeno di provarci anche se è difficile. Come se non bastassero i tre gol incassati a Madrid, per Klopp ci sono enormi problemi di organico, cerniera mediana con Jojic e Kirch come soluzione inedita. Si rivelerà azzeccata. Ancelotti invece ha a disposizione tutta la gioielleria, o quasi perché manca la gemma più preziosa, Cristiano Ronaldo siede in panchina per i recenti problemi fisici (clicca qui per saperne di più). Tridente comunque stellare con Benzema sostenuto da Di Maria e Bale.
Tedeschi aggressivi in avvio, Reus ha voglia di rifarsi dopo un’andata così così, dall’altra parte l’iniziativa personale di Di Maria gli vale un calcio d’angolo. 15 minuti interlocutori, non ci sono grandi occasioni da registrare (semmai qualche errorino di troppo), poi la prima emozione della serata: cross di Coentrao dalla sinistra che impatta su Piszczek, salto scordinato del polacco che tiene un braccio dietro alla schiena e l’altro larghissimo. Rigore, il discorso potrebbe chiudersi prima dei venti minuti, Weidenfeller però sfodea una grande parata alla sua destra su Di Maria. Momenti che cambiano la storia di una qualificazione praticamente chiusa, gialloneri galvanizzati e subito pericolosi, il grande lavoro di Lewandowski e Reus libera Mkhitaryan che spreca un’occasione d’oro. I Blancos giocano comodi comodi, quasi stessero guardando la gara sul divano, possesso palla calmo e qualche sventagliata a innescare Di Maria e Bale, la pressione tedesca però non è quella dei primi istanti e arriviamo a metà primo tempo con il risultato immutato.
Ci vuole un errore per dare la svolta a Borussia Dortmund-Real Madrid, quello di Piszczek non ha portato conseguenze, quello di Pepe al minuto 24 sì. Il portoghese riflette l’atteggiamento della sua squadra con un colpo di testa pigro e sgraziato, ne approfitta Reus che evita Casillas e mette in rete. Padroni di casa galvanizzati, merengues sotto shock che sbagliano lo sbagliabile in attacco e in difesa, Mkhitaryan chiede rigore per una manata di Ramos ma il primo fallo è dell’armeno. Skomina non sbaglia, niente penalty e ammonizione per il terzino. Dimenticatevi il Pepe insuperabile dell’andata, a Dortmund gioca il suo gemello, Hummels gli scappa sulla punizione calciata da Reus e tocca al vecchio Iker evitare guai peggiori.
Non è solo Pepe a essere irriconoscibile rispetto a sei giorni fa, il primo tempo di Borussia Dortmund-Real Madrid mostra il lato peggiore della creatura di Ancelotti: autocompiaciuta, pigra, lenta e superficiale. E’ ancora un errore assurdo degli spagnoli a mandare in gol il Bvb al minuto 37, palla persa a centrocampo, Lewandowski si presenta a tu per tu con Casillas, tiro di interno, palo. Sulla ribattuta è pronto il solito Reus, doppietta e gara ufficialmente riaperta. Il numero 11 giallonero è indomabile, prova la botta di contro balzo da fuori ma viene murato dalla difesa, che sofferenza per questo Real, sbiadito più che bianco nel primo tempo. Ci sono i meriti degli uomini di Klopp, ma a fare la differenza nei primi 45 minuti sono stati gli incredibili errori spagnoli.
Nel primo tempo le cose sono andate più che male, Ancelotti però non gioca la carta Cristiano Ronaldo nell’intervallo, dentro Isco al posto di Illaramendi con Di Maria che ora scala a centrocampo, posizione abituale di quest’anno. Real Madrid più vivace, Bale libera il mancino e fa lavorare Weidenfeller. Xabi Alonso, già amonito, rischia grosso con il fallo su Mkhitaryan, un’espulsione potrebbe essere letale con 40 minuti ancora da giocare. E’ ancora il gallese a rendersi pericoloso al 58esimo, da posizione defilata si libera di Durm e Hummels e poi mette in mezzo, Benzema è attardato. Il francese manca di tempismo anche un minuto dopo quando Modric lo manda in porta con un passaggio dei suoi, l’ex Lione evita Weidenfeller ma non fa i conti con Hummels che con un intervento da Beckenbauer scongiura un gol fatto.
Borussia Dortmund-Real Madrid ha ritmi più contenuti in questa fase, il Bvb non ha più necessità di martellare e aspetta il momento giusto per la zampata decisiva mentre i bianchi cercano di addormentare il gioco. Ancora una volta la palla del destino capita sul piede di Mkhitaryan, innescato da un passaggio geniale di Reus, l’ex Shakhtar supera Casillas, palo a porta aperta. Sugli sviluppi dell’azione il Real si salva in qualche modo, il Borussia può mangiarsi le mani dopo aver gettato alle ortiche un’occasione così golosa. Mkhitaryan non vuol proprio segnare, al 68esimo terza occasione clamorosa all’altezza del dischetto, tiretto fiacco che Casillas neutralizza. Protagonista il portierone al 70esimo, neppure il tiro di Grosskreutz è granché ma ci vuole mestiere per parare una conclusione tanto ravvicinata. Una sola squadra in campo, il possesso palla ora è esclusiva giallonera mentre la Regina mette da parte la corona e si abbassa per contenere. Assedio.
Di Maria lascia il campo dopo 70 minuti pessimi, non solo per il rigore sbagliato, Casemiro al suo posto. Al 74esimo si ferma il cuore di tutti al Westfalen Stadion, Reus resta a terra in area e l’arbitro interrompe il gioco. Non c’è contatto, il tedesco si è tuffato e Skomina gli mostra il giallo. Decisione giusta del fischietto sloveno. La difesa del Borussia, guidata da un Hummels straordinario, concede pochissimo, Benzema ha modo di scaldare le mani di Weidenfeller a dieci dal termine col mancino ma è una folata isolata. Tra i meno positivi nelle fila del Bvb c’è Piszczek, in condizioni atletiche non perfette, Klopp rischia il tutto per tutto e lo sostituisce con Aubameyang. Ultimi minuti di Borussia Dortmund-Real Madrid, il muro giallonero della Westfalen spinge i suoi, esausti, Weidenfeller salva la baracca in uscita su Bale.
La lavagnetta luminosa segna due minuti di recupero, troppo pochi per i gialloneri, Ancelotti si chiude con Varane al posto di Benzema e riesce nel suo intento. Borussia Dortmund-Real Madrid è una gara strana, sembrava una formalità e invece al triplice fischio sono i tedeschi a dover rimpiangere le occasioni sprecate. Qualificazione mancata per una questione di centimetri, da ricercare negli errori sotto porta di Mkhitaryan. Stanotte l’armeno avrà gli incubi. Klopp cerca di consolarlo con un abbraccio, ennesimo momento toccante firmato dal caro Jurgen. Avrebbe potuto averne anche Ancelotti, un Real troppo brutto per essere vero. Quanto è pesata l’assenza di Cristiano Ronaldo, ma qualificazione doveva essere e qualificazione è stata. Non doveva essere così, c’è tanto da rivedere ma c’è tempo prima della semifinale.