Siviglia-Real Madrid 2-1, Ancelotti dice addio alla Liga?

Era dal 2008-09, con Juande Ramos in panchina, che il Real Madrid non perdeva due partite di fila in campionato. In tre giorni, le merengues compromettono la corsa al titolo: col 3-2 firmato da Benzema durante il “clasico” contro il Barcellona, il Madrid era a +7 dai catalani, a +3 dall’Atletico Madrid. E’ arrivato poi il clamoroso 3-4 contro i blaugrana e, stasera, l’inopinata sconfitta al Sanchez Pizjuan, 2-1 contro il Siviglia. Gli uomini di Ancelotti, quando mancano otto giornate, sono a tre punti dall’Atletico (e lo scontro diretto a sfavore) e a due dal Barça. Terzi. Una rimonta durata mesi, vanificata in pochi giorni. Il Siviglia, dal suo canto, infila la sesta vittoria di fila nella Liga, consolidando il quinto posto e cominciando ad avvicinarsi all’Athletic Bilbao, distante ora solo sei punti e fermato ieri ad Elche. Emery sta tornando a far parlare di sé.

E dire che la serata andalusa era cominciata nel migliore dei modi per i blancos: Bale, due volte Benzema…occasioni che fioccano durante il primo quarto d’ora, Beto subito gran protagonista. Al 14′ arriva anche il gol del vantaggio ospite: punizione battuta da Cristiano Ronaldo, deviazione decisiva di Bacca e palla in rete. Il colombiano avrà modo di farsi perdonare dai propri tifosi…
Sei minuti dopo, il Sanchez Pizjuan esplode: Xabi Alonso temporeggia nel liberarsi del pallone a centrocampo, la pressione di Coke è asfissiante, il terzino ruba palla e lancia Reyes. Contropiede impetuoso dell’undici nervionense, chiuso dalla perfetta finalizzazione di Bacca su lancio dell’ex Arsenal. Notevole.
E’ il momento di maggior difficoltà del Real che rischia di subire il 2-1 dopo una meravigliosa giocata Marin-Bacca-Reyes che si conclude con una pericolosa conclusione dell’ex “perla di Utrera”. Sul finire del primo tempo si risvegliano gli ospiti: Beto strozza l’urlo di gioia di Cristiano, volando sul pallone diretto all’incrocio, poi il portoghese si ripete due minuti dopo su Bale. Ancora Beto è protagonista dell’episodio più controverso del match, travolgendo Ronaldo il cui colpo di testa si stampa, dolcemente, comunque sul palo. E’ 1-1 al 45′, ma che spettacolo.

Poco Madrid in tutta la prima fase della ripresa; Illarramendi toppa, ancora una volta, anche in un’occasione così prestigiosa, Varane (alposto dello squalificato Sergio Ramos) è in difficoltà nei contropiedi dei padroni di casa, Benzema vive una di quelle serate che danno fiato ai nostalgici del pipita Higuain. Bale, soprattutto, è confusionario e non riesce a imbastire una giocata, che sia una, degna del suo nome. Il Siviglia, col passare dei minuti, ci crede, di certo non spaventa nemmeno l’ingresso in campo di Isco. Grande intensità in campo, poche le occasioni vere: Fazio è magistrale sull’assist di Marcelo per Ronaldo, Rakitic solletica Diego Lopez. E’ il croato l’autore della giocata dell’anno che decide il match e, probabilmente, esclude il Madrid dalla lotta per la Liga. Al 72′, l’ex Schalke 04 supera con un tacco volante Pepe a centrocampo, si invola fino alla trequarti dove serve con un dolce tocco Bacca, ancora impeccabile davanti a Diego Lopez. E’ delirio a Siviglia, Ancelotti fa scorta di chewing-gum per evitare la sigaretta. L’ultimo quarto d’ora offre una pessima versione del Madrid: tiri sballati dalla distanza a ripetizione, Isco non riesce a rendersi utile in nessun frangente, Cristiano è sull’orlo di una crisi di nervi. Quella che avrà colpito anche Ancelotti, in tre giorni passato da eroe della rimonta a brocco incompetente. Siamo a Madrid ragazzi, il miglior club del ventesimo secolo. Non il Pizzighettone.

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Sono Alfonso Alfano, 32 anni, della provincia di Salerno ma da anni vivo in Spagna, a Madrid. Appassionato di sport (calcio, tennis, basket e motori in particolare), di tecnologia, divoratore di libri, adoro scrivere e cimentarmi in nuove avventure. Conto su svariate e importanti esperienze sul Web.