Atletico Madrid-Granada 1-0: il sogno colchoneros continua sotto il segno di Diego Costa

Liga Atletico Madrid Granada –  Primo posto in classifica, quarti di finale di Champions League e tanta voglia di stupire ancora. L’Atletico Madrid non può più nascondersi dietro un dito. I tifosi sognano in grande e attorno al Vicente Calderon crescono aspettative di giorno in giorno.

Il primo ostacolo da affrontare in queste nove “finali” che attendono i colchoneros da qui a fine campionato, é il Granada di Luis Alcaraz, undicesimo in classifica ma con soli sei punti di vantaggio dalla zona retrocessione. L’imperativo per l’Atletico é chiaramente quello di portare in tre punti a casa, anche se Simeone decide di far rifiatare qualche suo “titolarissimo” in vista dell’insidiosissima trasferta di sabato a Bilbao. Il leggero turn-over del Cholo coinvolge Raul Garcia, Koke e Mario Suarez, sostituiti rispettivamente da David Villa (a chiamarla riserva!), Cristian Rodrigez e Tiago. Per il Granada della famiglia Pozzo invece 4-3-3 con Murillo a comandare la difesa e il trio Riki- El Arabi- Brahimi a comporre il reparto offensivo. Il primo brivido timbrato Atletico arriva al nono minuto. Cross di Juanfran dalla destra, in area sbuca Arda Turan, che defilato calcio sull’esterno della rete. I maggiori pericoli per il Granada arrivano dalle fasce, e da quella sinistra per precisione al ventesimo Insua appoggia al limite dell’area per Gabi, che da buonissima posizione calcia malamente spedendo alto. Nonostante i sussulti iniziali, l’Atletico non riesce comunque a trovare i pertugi giusti, merito del Granada che non é mai pericoloso dalle parti di Courtois ma é ben messo nel rettangolo di gioco. Al minuto 29 c’è un episodio da rivedere in area colchoneros: nella prima sortita offensiva del Granada, Juanfran tocca Brahimi che cade in area di rigore, per l’arbitro però non c’è niente. Quattro minuti dopo altro episodio dubbio, questa volta nell’area del Granada. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Recio anticipa con un tocco di mano Diego Costa, ma anche questa volta l’arbitro decide di non fischiare. La serie degli episodi dubbi non finisce qui. Al minuto 37 infatti c’è un gol annullato ai padroni di casa, per presunto fallo di Godin. Osservando i replay il fallo sembra non esserci, ma l’arbitro non é di questo avviso. Il primo tempo così si chiude a reti inviolate.

L’Atletico sa che ha assolutamente bisogno dei tre punti e per questo cambia totalmente ritmo nella riprese, mettendo alle corde il Granada. Simeone prova a sbloccare la partita inserendo prima il Principito Sosa al posto di uno spento Cristian Rodriguez, e poi Diego per Arda Turan. Si gioca ad una porta sola, il Granada non riesce più ad uscire dalla propria metà campo. Minuto 61, calcio d’angolo dalla destra su cui svetta Diego Costa, ma Roberto é bravo a fermare il pallone sulla linea. E’ l’antipasto del gol che arriva un minuto dopo. Ancora calcio d’angolo, ancora Diego Costa che questa volta però aggiusta la mira e infila l’incolpevole Roberto per l’uno a zero. Gabi al minuto 73, con un desto al volo da fuori, va molto vicino alla rete del raddoppio, ma la sua conclusione si spegne di poco a lato. Il Vicente Calderon é in estasi ed esplode letteralmente al settantaquattresimo, quando arriva la notizia del vantaggio del Siviglia sul Real Madrid. Episodio divertente in contemporanea sul rettangolo di gioco: Riki sta lasciando il posto a Buonanotte quando arriva il boato del Calderon, l’espressione del giocatore sembra dire “ma davvero l’ovazione é per me?”. No caro Riki, ci dispiace dirtelo ma non é per te. L’Atletico continua a controllare senza particolari apprensioni, e anzi va vicino al raddoppio prima con Diego, a cui viene negato un calcio di rigore, e poi con il solito Diego Costa. Sono queste le ultime emozioni della gara. Tre punti che valgono la vetta solitaria della classifica per la banda del Cholo Simeone. Ma non c’è tempo per i festeggiamenti, perché sabato si torna di nuovo in campo. E a Bilbao l’Atletico Madrid sarà chiamato all’ennesima prova di forza.

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Originario dell'Albania, studente universitario di 20 anni con tanti sogni nel cassetto. Grazie a TuttoCalcioEstero coltiva la sua passione verso il giornalismo sportivo. Oltre al calcio anche tanto basket.