Senza Diego Costa, Arda Turan e Godin squalificati e il lungodegente Tiago, l’Atletico Madrid evita – con fatica – un nuovo passo falso in trasferta dopo le cadute ad Almeria e Pamplona. A Vigo, contro il Celta, finisce 2-0 con doppietta di Villa: punteggio, almeno nelle dimensioni, bugiardo considerato che fino all’ora di gioco gli uomini di Simeone erano apparsi in seria difficoltà, confermando il momento non brillantissimo (due vittorie nelle precedenti nove partite). Il Celta resta a metà classifica ma, complice la clamorosa vittoria del Valladolid contro il Barcellona (leggi qui la cronaca) vede assottigliarsi a soli 4 punti il margine sulla zona retrocessione. Per conquistare la salvezza, ci sarà da sudare.
Luis Enrique, comunque, ha dovuto fare a meno di un’assenza che vale, in proporzione, quelle già citate dell’Atletico: Rafinha, stella indiscussa dei galiziani e protagonista di una grande stagione, è out. Simeone sceglie Alderweireld, Diego e Villa al posto degli squalificati eccellenti. Il brasiliano sarà la grande delusione della notte al Balaidos. Primo tempo equilibrato, inaspettatamente: il Celta è tignoso, si affida a buone trame di gioco e agli spunti di Nolito in attacco; Oubina, uno che in carriera avrebbe meritato palcoscenici più prestigiosi, è un prezioso frangiflutti davanti alla difesa. I padroni di casa sono i primi a farsi vedere in fase offensiva: prima Courtois deve uscire alla disperata per evitare l’uno contro uno con Nolito, poi Alex Lopez ci prova dalla distanza senza fortuna. I colchoneros appaiono prima della mezz’ora, creando due occasioni nel giro di un minuto: Raul Garcia ci prova da centrocampo e quasi beffa Yoel, bravo poi a respingere il diagonale di Koke, ben imbeccato da Villa. Al 45′ è 0-0, il Celta desta migliori impressioni e meriterebbe anche il vantaggio per l’occasione creata, e sprecata da Charles, nel finale.
Cambia marcia, pur senza sovrastare gli avversari, l‘Atletico nella ripresa: il preludio al vantaggio ospite è un destro di Raul Garcia, dal limite, che non va lontano dal palo alla destra di Yoel. Entrano Augusto Fernandez da una parte e Sosa (rispolverato da Simeone) dall’altra al posto dello spento Koke. Al 62′ l’episodio che cambia il match: Jonny lancia, con un maldestro retropassaggio, David Villa che si fionda come un avvoltoio sulla palla vagante e batte Yoel sul primo palo. Nemmeno il tempo per organizzare la reazione che il “guaje” raddoppia dopo un minuto: conclusione di prima su assist di Sosa dalla destra, 0-2 e partita chiusa. Il Balaidos, con record d’incasso, piomba nel silenzio più assoluto; non bastano le mosse di Luis Enrique (Santi Mina e Madinda per Charles e un buon Krohn-Dehli) per riaprire l’incontro, è anzi ancora Villa a sfiorare il tris (bravo Yoel a ribattere). Insomma sorrisi in casa colchonera, questo è certo, soprattutto vista la seconda piazza in campionato conquistata a spese del Barça. Ma, se l’obiettivo è giocarsela col Real Madrid fino alla fine, non sarà sufficiente quest‘Atletico nelle prossime, impegnative, trasferte.