Benfica-Paok 3-0: l’impressionista Gaitàn pennella, Lima e Markovic incorniciano

EUROPA LEAGUE BENFICA PAOK – L’unico ad avere pietà del Paok è stato l’arbitro, che non concede neanche un minuto di recupero nel finale, evitando ulteriore sofferenza ai pur dignitosi greci. Non c’è mai stata storia, all’andata così come al ritorno. Un Benfica troppo superiore agli avversari, con i greci magari più coraggiosi al ritorno che all’andata, ma decisamente troppo inferiore ai ritmi precisi e forsennati dei portoghesi, che oltretutto contano su  individualità totalmente assenti negli avversari.

Il primo tempo è un copione prevedibile, ma nonostante tutto, all’11′ la partita rischia già di compromettersi clamorosamente per i padroni di casa: tiro di Lukas non irresistibile e papera di Artur che salva il pallone in extremis sulla linea di porta. I greci protestano per il gol- non gol ma la palla effettivamente non varca del tutto la linea bianca.

Il Paok è vivo, ma le occasioni migliori riesce a crearle il Benfica. Cardozo ci prova con un bel colpo di testa che finisce alto di poco  e al 26’ Gaitàn approfitta di un errore difensivo del Paok per calciare in area da ottima posizione: la palla viene però deviata in angolo. Ci riprova ancora Cardozo al 33’ ma sulla sua strada trova un Glykos davvero miracoloso che a tu per tu con l’attaccante salva in corner. Il paraguaiano è indiavolato e cerca a tutti i costi il suo primo gol in Europa League: al 43′ tenta di nuovo la sortita con un pericolosissimo tiro da fuori area ma la palla finisce a fil di palo. Si va al riposo sullo 0-0 e con tanti rimpianti per i portoghesi.

Il secondo tempo parte a rilento ma al 58′ il Benfica rischia di beccarsi una incredibile doccia fredda: calcio d’angolo Paok, splendida girata di testa di Katsouranis che per un soffio non viene corretta in rete da Maduro. Come nel primo tempo, sarà solo un’occasione iniziale l’unico sussulto degli ospiti. I greci a poco a poco si spengono e il Benfica tramite una manovra di logoramento arriva senza troppi sforzi al gol che regala la tranquillità. Succede tutto in due minuti: lancio lungo in direzione di Lima che nel tentativo di involarsi verso la porta viene travolto da dietro da Katsouranis, che si becca il rosso e lascia una punizione dal limite appetitosissima per Gaitàn. L’argentino con un tocco al bacio delicatissimo scavalca la barriera e lascia posare dolcemente il pallone rete: è 1-0 Benfica al 70′. Gli ospiti ormai sono scollati e poco dopo arriva il raddoppio dei padroni di casa, ancora dopo un fallo degli ospiti: questa volta è Maduro che tocca stupidamente di mano in area e l’arbitro non può fare a meno che concere il penalty. Dagli unidici metri si presenta Lima che insacca con decisione in rete: 2-0 Benfica, ma non è finita. Markovic mette totalmente fine alle speranze degli ospiti segnando un sadico 3-0 solo un minuto dopo.

Continua insomma lo splendido momento delle Aquile, che però agli ottavi di finale troverano un avversario di tutt’altra caratura: il Tottenham. Sarà il primo vero esame per vedere se la squadra di Jorge Jesus potrà aspirare a diventare finalmente grande anche in Europa.

BENFICA: Artur, Maxi Pereira, Luisão, Garay, Silvio, Ruben Amorim, Salvio (61′ Markovic), André Gomes, Gaitàn, Salvio, Djuricic (79′ Rodrigo), Oscar Cardozo (60′ Lima)

PAOK SALONICCO: Glykos, Lino, Insaurralde, Katsouranis, Kitsiou, Lazar, Maduro, Kace, Oliseh (46′ Stoch, 83′ Ninis), Lucas, Athanasiadis

IL TABELLINO: 70′ Gaitàn, Lima 78′, Markovic 79′ (BEN)

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Intrattenitore nel mondo della comunicazione con la passione per il calcio d'antan, è un solista dentro e fuori dal campo, che predica da numero 7 ma razzola da numero 9. Fra il 98' e il 2002 ha inscenato ben 824 repliche dei Mondiali di calcio nella sua cameretta, e ricerca oggi la magia del calcio di un tempo nei campionati con un debito pubblico pericolosamente oltre la soglia di guardia.