CRYSTAL PALACE – MANCHESTER UNITED 0-2 – United per non perdere il treno europeo, Crystal Palace per mantenersi a distanza di sicurezza dagli ultimi tre gradini della classifica. Non mancano spunti interessanti alla sfida di Selhurst Park, anche se gli occhi di tutti sono per lui: Wayne Rooney. Il nazionale inglese, infatti, è alla prima dopo aver apposto la propria firma al maxi-rinnovo contrattuale che, di fatto, lo lega a vita al Manchester United. E i soldi, si sa, qualche invidia la provocano, come testimoniano i fischi che una parte di Selhurst Park sovente gli riserva. Moyes, nonostante l’imminente impegno in Champions, schiera l’artiglieria pesante: Van Persie è la punta di riferimento, alle cui spalle agisce il terzetto Mata – Rooney – Januzaj, mentre Fellaini viene schierato in mediana al fianco di Carrick.
La prima emozione, al settimo, la regala lo United, Van Persie, però, non aggancia un cross dalla destra di Rooney. Il Man Utd schiaccia gli avversari nella propria metà campo, ma la squadra di Pulis è brava a chiudere gli spazi. Al diciottesimo, Januzai metta la palla in rete, ma il guardalinee annulla per un fallo di mano commesso dallo stesso talento d’origine kosovara. Lo United inisiste. E al ventottesimo sfiora il gol con Rooney, che colpisce la traversa con un insidioso tiro-cross dalla sinistra. Scampato il pericolo, il fortino di Pulis non corre rischi per un quarto d’ora abbondante. Ma nel finale, la pressione dei Red Devils inizia a farsi asfissiante: al quarantaduesimo, Rooney calcia della distanza ma trova pronto Speroni, mentre sessanta secondi dopo è Fellaini a far tremare la traversa della porta avversaria. Il primo tempo si chiude con un’altra bella iniziativa di Rooney, autore di un destro a giro che non inquadra lo specchio della porta per una questione di centimetri.
I due allenatori non effettuano alcun cambio nell’intervallo: le due squadre scendono in campo con gli stessi ventidue protagonisti della prima frazione. Stessi protagonisti, stesso spartito: United all’arrembaggio, Crystal Palace abile a chiudere tutti gli spazi. Dopo un quarto d’ora senza particolari patemi, la squadra di casa è costretta ad alzare bandiera bianca, a causa di un calcio di rigore – concesso per un fallo di Chamakh ai danni di Evra – messo a segno da Van Persie. Pulis prova a mischiare le carte: fuori uno spento Murray, dentro Jerome. Il neo-entrato ripaga la fiducia e, al sessantaseiesimo, costringe De Gea ad un difficilissimo intervento. Passano solo sessanta secondi dall’occasione fallita dall’ex Potters, e lo United chiude definitivamente i conti: assist di Evra per Rooney, che lascia partire un fantastico destro al volo su cui Speroni nulla può. Lo United non pare ancora sazio. E dopo solo due minuti sfiora il tris con Van Persie, autore di un tiro che si spegne sulla traversa. Nel finale, non accade più nulla. Lo United, a secco di vittorie da tre turni, fa sua l’intera posta in palio e guarda con ottimismo all’impegno di Champions (martedì, contro l’Olympiakos); con questo Rooney, i greci non fanno certo paura.