FA CUP MANCHESTER CITY CHELSEA – Anche a Manchester si ricorda Tom Finney, grande ala del Preston e 76 volte nazionale inglese scomparso ieri. Tutti i campi dell’FA Cup gli hanno reso omaggio, a conferma di quanto la memoria sia importante da queste parti. Conta il passato, ma il presente ha una gara davvero interessante da offrire: Manchester City-Chelsea. I padroni di casa si presentano un po’ incerottati all’appuntamento, pesa l’assenza di Aguero e Pellegrini ricorre al turn-over con un occhio al Barcellona. dall’altra parte c’è il Chelsea di un Mourinho in gran spolvero nelle ultime settimane, punzecchia tutti e quando fa così vuol dire che è in gran forma. In campo c’è Ivanovic, è stato lui a decidere l’ultimo scontro tra le due squadre (clicca qui per la cronaca), David Luiz torna sulla linea dei difensori.
Avvio interlocutorio, poche emozioni nei primi dieci minuti, al quarto d’ora arriva la prima. Botta di Yaya Tourè, palla tra le braccia di Cech che però la lascia scappare, irrompe Jovetic e per un soffio non riesce a fare male. Erroraccio del portiere ma il montenegrino dimostra di esserci e la conferma arriva subito dopo. Silva lavora bene, palla tra le linee a Dzeko che apre per l’ex Fiorentina, un diagonale da biliardo sul secondo palo. Gol pesante, non solo per quanto riguarda il match ma anche per il giocatore, che fino a questo momento ha sorriso poco in Inghilterra. Potrebbe essere la svolta. I Blues cercano la reazione immediata, Tourè in mezzo non fa passare, con le buone o con le cattive. Ancora una volta è l’ivoriano a spronare i compagni, picchia, sbraita, imposta, tira, immenso centrocampista e autentico leader. Il City rischia al 20′, cross di di Ivanovic e anche in questo caso il portiere non fa un figurone, Pantilimon perde la sfera (non è la sua prima incertezza in Coppa) ed Eto’o lo fa sudare freddo.
Bella la manovra dei Citizens, al termine di un’azione corale Dzeko chiama Cech all’intervento. Il Chelsea non riesce a prendere le misure, il pressing non funziona, la palla corre veloce tra i piedi degli avversari, bravi a chiamare fuori gli uomini di Mou. Inutile girarci intorno, il City gioca meglio e prima della sosta va vicino al raddoppio: grande sprint di Milner sulla destra, Dzeko in ritardo all’appuntamento con la deviazione vincente. I Blues provano a chiudere avanti, un minuto di recupero, il risultato resta sull’uno a zero.
Mourinho cambia qualcosa in attacco, dentro Salah per Eto’o, l’egiziano assume la posizione da falso nueve, il City ha funzionato bene così e Pellegrini non ci mette mano. I primi quindici minuti non portano le novità sperate al Chelsea, impegnato a rincorrere la sfera ben lavorata dagli avversari. Poco lucido Ramires, lo sostituise Torres a mezz’ora dal termine, esce anche Jovetic sostituito da Nasri. Il montenegrino incassa la sospirata dose di applausi e intanto la pioggia inizia a cadere sull’Etihad. Il City torna a pressare in cerca del ko, prima ci prova Dzeko, murato da Cahill, poi ci riesce Nasri. Il neoentrato combina con Silva, palla di nuovo in mezzo e il gol è un gioco da ragazzi. Anche per il francese, oggi al rientro dopo l’infortunio, si tratta di un gol importante.
Silva confeziona l’assist e saluta, Navas al suo posto negli ultimi venti minuti. Chelsea fermo sulle gambe, lo Special One pesca pure la carta Oscar per cambiare l’inerzia ma ormai è tardi. Lescott mette in rete pure il terzo pallone, il difensore però si trova in fuorigioco. Il Chelsea è stanco, segnali di calo fisico si erano già intravisti contro il Wba, la scarsa rotazione degli uomini inizia a farsi sentire e oltre a qualche mezza occasione su palla inattiva si vede poco. Il City conclude in passerella e strappa il biglietto per il turno successivo di FA Cup con la pipa in bocca.