Sette punti da Atletico e Barcellona, a Natale, sarebbero stati troppi. Ci pensa Jesé Rodriguez, indicato in settimana dalla stampa come il bersaglio numero uno di Ancelotti dopo la mediocre prestazione di coppa, a regalare la vittoria al Real Madrid contro il Valencia, nel finale, e a mantenere a -5 le merengues dalla vetta della Liga. La prima del dopo Djukic, con Nico Estevez ad interim sulla panchina ché, è stata una dimostrazione che il Valencia può aspirare all’Europa che conta: servirà però un gran 2014 per la rimonta. Il Madrid, dal suo canto, fa un passo indietro dal punto di vista del gioco rispetto a quanto mostrato nell’ultimo mese, ma al solito mette in campo la voglia di vincere che già ha permesso agli Ancelotti di conquistare i tre punti in extremis già col Levante e a Elche.
Partita non spettacolare, nonostante il punteggio: il Real non ha giocato di certo male, ma – complice la pessima serata di Isco e Benzema – non ha di certo lasciato una grande immagine al Mestalla, campo ormai “amico” (è la quinta vittoria di fila in casa del Valencia). Il vantaggio è arrivato al 27′, grazie allo stupendo gol di Di Maria: l’argentino, per l’occasione sostituto di Bale, riceve palla sulla sinistra, penetra in area, salta contemporaneamente due avversari si accentra e batte Guaita con uno stupendo diagonale. Quasi a dire: “Pensateci non una, ma trenta milioni di volte prima di vendermi”. Il Valencia, comunque, mette il cuore in campo e raggiunge il pari dopo appena sei minuti: cross di Bernat, Piatti – non esattamente un gigante – anticipa Ramos e infila Diego Lopez con un bel colpo di testa. Ancora di testa, ma in fuorigioco, Ronaldo riporta in vantaggio il Madrid prima dell’intervallo: il portoghese è in posizione irregolare al momento della punizione battuta da Di Maria, ma conferma il suo fiuto, quasi innaturale, del gol.
Sergio Ramos attraversa il peggior momento della sua avventura madrilena e lo conferma a inizio ripresa: il centrale si lascia sfuggire Mathieu su azione d’angolo, il centrale francese stacca e batte Lopez per la seconda volta. Nel momento peggiore, e senza uno straccio di reazione, Ancelotti si affida al canterano Jesé. All’ 81′, il gioiellino del Madrid (due gol e due assist in questa stagione giocando solo scorci di partita) è servito sulla destra da Modric e infila Guaita sul primo palo. E’ il gol che mette fine alle polemiche, è il gol che tiene in corsa Ancelotti. Almeno fino alla prossima domenica…