QUALIFICAZIONI MONDIALI ISLANDA CROAZIA – Nessuno avrebbe mai detto prima di queste qualificazioni che l’Islanda sarebbe arrivata addirittura a giocare un playoff per il mondiale. Eppure i ragazzi di Lagerback ora si trovano proprio lì, ad un passo dal sogno. Nulla di casuale, perché gli islandesi hanno dimostrato sul campo di meritarsi pienamente questa possibilità. L’ultimo ostacolo che separa il popolo dell’isola del ghiaccio dalla storia (l’Islanda non ha mai disputato un mondiale ) è la Croazia. I biancorossi vivono tutt’altro momento. Dopo aver dato parecchio filo da torcere al Belgio nel girone A, i croati hanno improvvisamente mollato, perdendo tre delle ultime quattro partite del raggruppamento. E a peggiorare la situazione ci ha pensato l’ex tecnico Igor Stimac, che dopo le ultime sconfitte ha preferito abbandonare la panchina, dimettendosi in ottobre. Ora a sostituirlo in panchina c’è Niko Kovac, ex giocatore del Bayern Monaco ed ex allenatore dell’under 21 croata, che pronti-via si trova subito ad affrontare una partita di straordinaria importanza.
Il Laugardalsvollur di Reykjavik è gremito in ogni ordine di posto, pronto per questi 90 minuti di fuoco.
Lagerback decide per l’occasione di cambiare modulo, passando da un 4-2-3-1 ad un 4-4-2 classico, affiancando a Sightorsson un’altra punto di peso come Finnbogason. A dimostrazione di come l’allenatore svedese voglia sfruttare il fattore campo per conquistare la vittoria. Stesso modulo anche per Kovac. In attacco Eduardo vince il ballottaggio con Olic, partendo dal primo minuto al fianco di Mario Mandzukic. Arbitra la sfida il signor Undiano Mallenco. Passano soltanto 50 secondi dal fischio d’inizio e la Croazia si rende pericolosissima nell’area avversaria. Mandzukic, pur defilato, si ritrovata davanti al portiere ospite, ma il suo esterno destro è fermato quasi sulla linea da Skulason. Il brividio iniziale sveglia gli islandesi, che vanno per due volte vicini al gol del vantaggio.
Prima al secondo minuto con Finnbogason, destro al volo a botta sicura deviato da Simunic in angolo, e poi al sesto minuto con Gudmonnson, che fa tutto bene ma al momento del tiro viene fermato da un tempestivo intervento di Pranjic. Il primo tempo promette spettacolo, ed infatti i primi 25 minuti sono giocati a ritmi altissimi da entrambe le squadre. I continui capovolgimenti di fronte provocano scompiglio in entrambe le aree di rigore, e le squadre sembrano potersi fare male l’un l’altra da un momento all’altro. I pericoli maggiori arrivano da Sigurdsson e Perisic, costante spina nel fianco per Skulason e tutta la difesa islandese. Ma dalla mezzora in poi il match cambia faccia. Le due compagini non riescono più a rendersi pericolose, dando vita ad un noioso quarto d’ora finale. Unico avvenimento da registare è l’infortunio di Sightorsson sostituito all’intervallo da Eidur Gudjohnsen.
A inizio ripresa, precisamente al minuto 50, cambia la partita. Palla geniale di Rakitic che pesca Perisic che si libera per l’ennesima volta della marcatura di Skulason, che non può far altro che abbatterlo. Undiano Mallenco non ha dubbi. Fallo da ultimo uomo e rosso diretto per l’islandese. Dalla seguente punizione Srna ci prova con un tiro potente ma centrale, che l’attento Halldorsson respinge con i pugni. L’inerzia della partita però è cambiata ed ora in campo c’è solo la Croazia. Al minuto 54 un cross di Pranjic trova la girata al volo di Perisic, che però trova ancora i guantoni di Halldorsson. La Croazia spinge forte, ma la difesa islandese non si fa trovare mai disattenta. Kovac prova anche le carte Olic e Rebic, per dare più sostanza al reparto offensivo.
Si gioca solo ad una metà campo e gli ospiti al minuto 83 hanno l’occasione per portarsi a casa la partita. Pallone buttato in area da Modric, sponda aerea di Mandzukic che trova il solito Perisic che colpisce di controbalzo verso l’angolino, ma il tiro fa la barba al palo e si spegne sul fondo. Di fatto è l’ultima occasione della partita. A nulla servono gli ultimi disperati tentativi croati, la partita termina zero a zero. Pareggio che ha sapore di vittoria per gli islandesi, che ora si giocheranno tutto al ritorno. La Croazia invece ora oltre a mangiarsi le mani per l’occasione non sfruttata deve stare davvero attenta, perchè lo zero a zero non da nessuna garanzia, anzi mette ancora più in difficoltà gli uomini di Kovac.
ISLANDA: Halldorsson – Skulason – Arnason – Sigurdsson – Skulason – Gudmundsson – Gunnarson – Sigurdsson – Bjarnason – Finnbogason – Sightorsson
CROAZIA: Pletikosa – Srna – Simunic – Corluka – Pranjic – Ilicevic – Modric – Rakitic – Perisic – Mandzukuc – Eduardo