FEYENOORD DEN HAAG. Al “De Kuip” è andata in scena una delle partite più divertenti dell’intero week-end di Eredivisie. Gli uomini di Koeman hanno portato a casa tre punti preziosissimi dopo aver dominato in lungo e in largo per 75 minuti la sfida contro il Den Haag. Poi, calata un po’ la concentrazione, i padroni di casa hanno concesso la reazioni di orgoglio degli ospiti, che non riescono a lasciare i bassifondi della classifica. Le due squadra, accomunate dall’acerrima rivalità nei confronti dell’Ajax, vivono momenti diametralmente opposti e la differente caratura tecnica in campo è stata evidente e a tratti imbarazzante.
Moduli speculari soltanto sulla carta: il Den Haag, infatti, si dispone in campo con un accorto 4-5-1 e Van Duinen viene lasciato da solo a predicare nel deserto contro i rocciosi centrali difensivi del Feyenoord. Ronald Koeman schiera la migliore formazione con gli esterni Schaken e Boetius larghissimi sulle fasce per cercare di allargare le maglie difensive degli ospiti favorendo così gli inserimenti di Immers, ex di turno insieme a Cabral.
La prima occasione arriva al 7’ e il Feyenoord si porta subito in vantaggio: lancio profondo dalla linea di metà campo da parte di Clasie che scavalca i centrali giallo verdi, tocco in spaccata di Immers per Pellè che prima si fa ipnotizzare dall’estremo difensore Coutinho, poi però mette dentro a porta libera facendo esplodere la goia del pubblico del “De Kuip”. Schaken sulla fascia destra ingaggia un duello personale fatto di dribbling ubriacanti con Meijers, adattato in questa stagione dal tecnico Steijn al ruolo di terzino sinistro.
Il gol siglato da Pellè ha un effetto soporifero sulla partita. Il Den Haag è incapace di ripartire grazie anche alle chiusure attente e precise di Martins Indi e De Vrij su Van Duinen. Il Feyenoord, dal canto suo, trovato il vantaggio, non attacca con convinzione preferendo un atteggiamento più accorto. Al 40’ Janmaat lancia Scaken, l’esterno si invola sulla fascia e serve l’accorrente Immers che mette Janmaat nelle condizioni di colpire a tu per tu col portiere, ma il terzino destro, forse stanco per la lunga cavalcata, si divora incredibilmente il raddoppio calciando di destro sul fondo. Al 43’ arriva il primo e unico squillo del Den Haag nel corso della prima frazione di gioco: gran punizione a giro dal limite dell’area del giovane van Haaren che di destro calcia sul palo difeso da Mulder, ma la palla si spegne di poco sul fondo. Al 44’ i padroni di casa raddoppiano: l’azione parte ancora dai piedi di Janmaat, sul lancio lungo del terzino Pellè serve con una sponda di petto Martins Indi che trafigge Coutinho con una splendida conclusione al volo di sinistro dai 25 metri.
La ripresa comincia così come si era conlusa la prima frazione: il monologo del Feyenoord non trova soluzione di continuità e Pellè al 53’ e al 63’ porta a quattro le marcature della propria squadra centrando la tripletta personale. Il quarto gol arriva direttamente dal dischetto su calcio di rigore concesso per fallo di Meijers ai danni di uno scatenato Armenteros entrato al posto di uno Schaken in stato di grazia. Nona rete in stagione per Pellè, sempre più capocannoniere dell’Eredivisie e bomber del Feyenoord con la cui maglia detiene la media di un gol a partita.
Proprio quando scorrevano ormai i titoli di coda sul match, il Den Haag si sveglia rendendo spettacolare e avvincente il finale. Al 78’ De Vrij, superato da un cross, sgambetta Kramer e il direttore di gara concede il secondo penalty della gara; Van Duinen si incarica della battuta ma manda la sfera alle stelle. Al 84’cross in mezzo per Kramer che calcia a botta sicura, Mulder compie un vero e proprio miracolo ma l’accorrente van Haaren mette dentro a porta libera. Due minuti più tardi van Haaren dalla sinistra lascia partire un tiro cross di interno destro che viene deviato in rete da Clasie sotto lo sguardo pietrificato di Mulder.
Non succede più nulla e al triplice fischio il De Kuip lascia partire un urlo liberatorio. Il Feyenoord si porta a due sole lunghezze dalle capoliste Psv ed Heerenveen dopo un inizio di stagione davvero preoccupante. Il Den Haag, in crisi di indentità, rimane in fondo alla classifica. Per gli uomini di Steijn è notte fonda.