AUSTRALIA IRAQ. La pioggia, l’attesa, l’eccitazione. Poi le occasioni mancate, il portiere avversario, Sabri, che para tutto, il nervosismo, i minuti che scorrono. Alla fine Joshua Kennedy. Sì, lo spilungone con un passato mediocre in squadre di media-bassa caratura in Germania e un presente da semi-protagonista in Giappone col Nagoya Grampus, a 30 anni e dopo un anno e mezzo di assenza dalla nazionale, lancia l’Australia alla terza qualificazione di fila a una fase finale di un Mondiale. Il gol qualificazione arriva all’82’ di una sfida contro l’Iraq che, almeno sulla carta, sarebbe dovuto diventare presto una festa. Invece ci si è messa un po’ di sfortuna (le grandi parate di Sabri su Cahill, le occasioni mancate da Neill e Ognenowski) e l”intraprendenza a inizio secondo tempo degli iracheni, già eliminati, a mettere pressione ai padroni di casa. L’Australia doveva vincere per conquistare matematica il secondo posto del girone alle spalle del Giappone ed evitare così di dover aspettare la partita del pomeriggio tra Giordania e Oman. Insomma, col passare dei minuti, Rio de Janeiro sembrava mano mano sempre più lontana. Poi la mossa che non ti aspetti: Osieck si becca i fischi di tutto lo stadio quando al 78′ sostituisce l’idolo di casa, Tim Cahill, con Joshua Kennedy. Un colpo da maestro. Già, cinque minuti dopo arriva il cross al bacio di Bresciano: Kennedy ha spazio e tempo per prendere la mira e colpire di testa. Sabri, questa volta, è battuto. Gli 80mila dell’ANZ Stadium sono in delirio. Si va in Brasile!
Australia-Iraq 1-0: 82′ Kennedy (guarda qui gli highlights)
Classifica: Giappone 17, Australia 13, Oman 9, Giordania 7, Iraq 5 (Giordania-Oman deciderà chi terminerà terzo e acederà allo spareggio)