BAYERN MONACO-BORUSSIA DORTMUND, CLICCA QUI PER GLI HIGHLIGHTS
Due grandi squadre, una bella giornata sole e il palcoscenico di Wembley: non manca niente per una serata indimenticabile di calcio. Dopo l’epico spettacolo pre-partita, Bayern Monaco e Borussia Dortmund entrano in campo per la 58esima finale di Coppa dei Campioni, facce tese, soprattutto quella di Klopp. Preoccupato anche Heynckes, Schweinsteiger si fa male alla caviglia durante il riscaldamento e le sue condizioni preoccupano, anche se al fischio d’inizio si presenta regolarmente in campo. Pronti e via, gialloneri compattissimi, pressing a tutto campo, Neuer deve dire no due volte nel primo quarto d’ora, prima sul tiro da fuori di Lewandowski e poi sul pericoloso tiro di prima di Błaszczykowski. I bavaresi non riescono a distendersi, Reus al 18esimo impegna ancora Neuer al termine di un contropiede fulmineo, il Borussia ha proprio un altro passo e tre minuti dopo va ancora al tiro, centrale stavolta. Il primo pericolo per Weidenfeller al minuto 25, Mandzukic prova a sorprenderlo di testa ma non ottiene più di un angolo. Il Bayern esce dal guscio, alla mezz’ora occasione d’oro per Robben, che si trova da solo a tu per tu con il portiere ma, come è ormai abitudine, non riesce a concretizzare. Ormai un marchio di fabbrica dell’olandese, quello di fallire palle gol clamorose, basti pensare a quella che gli è capitata durante la finale mondiale 2010 contro la Spagna. Lavoro intenso per Neuer, al 35esimo chiude alla grande la saracinesca in faccia a Lewandowski, bravissimo a liberarsi e ad andare al tiro. Altro spavento per i biancorossi, che comunque giocano meglio in questa fase dell’incontro e sul finire del primo tempo potrebbero far male: Robben si libera di Hummels con mestiere e ancora una volta si presenta al cospetto di Weidenfeller, botta di destro che va a finire sul volto del numero uno.
Primo tempo piacevole, anche le prime battute del secondo lo sono. Ribery, dopo 45 minuti da spettatore non pagante o poco più, inizia a farsi vedere. Eccome. Al 58esimo, sugli sviluppi di un corner, Mandzukic colpisce di testa senza convinzione e consegna la palla a Weindenfeller. Passa appena un minuto e il numero nove non sbaglia. Ribery pesca Robben con un tocco magico, l’ex Psv lavora bene la sfera prima di servirla in mezzo, l’attaccante mette dentro da un passo e porta in vantaggio i suoi. Il Borussia ora deve risalire la china e lo fa prontamente con la complicità di Dante, che al 66 procura un ingenuo rigore su Reuss. Gundocan ringrazia il difensore (già ammonito e graziato da Rizzoli) e pareggia i conti. Festeggia anche Gotse sugli spalti, nonostante il Bayern sia il suo futuro. Saltano gli schemi, Borussia ancora pericoloso in contropiede, Hummels non trova la porta. La gara è bellissima, Müller salta Weidemfeller e batte a porta vuota, Subotic salva sulla riga ed esulta come se avesse segnato. E fa bene, è importantissima la sua giocata. Saltano un po’ i nervi, Ribery e Grosskreutz battibeccano e si beccano il giallo da Rizzoli. Lewandowski delizia il pubblico con un gol da distanza siderale, peccato che il gioco fosse già atto fermato, il fischietto italiano non se la sente di ammonirlo dopo una perla simile. Minuto 75, Alaba mette ancora una volta in mostra le sue doti balistiche e trova la grande parata di Weidenfeller. Il Bayern aumenta i giri, il Borussia non riesca a mantenere la distanza tra i reparti e soffre tremendamente, cresce il dato relativo al possesso palla bavarese, ora al 59%. La gara si fa sempre più fisica, a tre minuti dal novantesimo Lahm mette in mezzo, delizioso velo di Müller e Schweinsteiger (decisamente appannato stasera) costringe Weindefeller ad una parta per niente semplice. I supplementari sono vicini, Robben li spintona con uno slalom che mette fuori causa la difesa prima di mettere in rete con un tocco delicato. Klopp manda dentro Nuri Sahin e Schieber, che scalda subito le mani a Neuer, tre minuti di speranze per i gialloneri ma non cambia niente. La Championship League va al Bayern, quinta coppa dalle grandi orecchie per i bavaresi che festeggiano grazie a Robben, spesso bollato come perdente di successo, stavolta è lui a fare la storia. Onore al Borussia Dortmund, ottimo nel primo tempo e in calo nel secondo, il percorso europeo degli uomini di Klopp è stato comunque esaltante e si è infranto solo al cospetto dei biancorossi, più volte ad un passo dalla gloria negli ultimi anni e finalmente sul tetto d’Europa. E’ stato un gol allo scadere a scrivere il responso, come quello dell’anno scorso firmato da Drogba, ma stavolta è il Bayern a ridere. Proprio in quella Londra che ha gioito un anno fa.