Steven Lecefel è un nome che agli appassionati di calcio non dirà praticamente nulla, ma probabilmente è l’unico giocatore militante in seconda divisione gallese ad aver attirato su di sé l’attenzione di media di livello internazionali, come la BBC o, in ultimo, France Football che gli ha dedicato ben tre pagine nel numero di martedì 23 aprile
Lecefel, ventiseienne francese, è uno dei numerosi stranieri ad aver scelto di attraversare la Manica per giocare a calcio ma, a differenza di colleghi ben più noti come Giroud, Nasri o Lloris, è l’unico che continua a vivere in Francia, dove vive e si allena, per poi recarsi in Galles solamente nel fine settimana. Ogni weekend, gli oltre 1600 kilometri (tra andata e ritorno) che separano la sua città, Guyancourt (nei dintorni di Parigi) da Rhyl, sede della omonima società vincitrice del campionato nel 2004 e nel 2009, vengono percorsi con grande entusiasmo dall’esterno di origine martinicana che talvolta opta per un lungo viaggio ‘auto-traghetto-auto’ e talvolta per un più comodo, ma ben più caro, trasferimento aereo, pagato comunque di tasca sua.
E’ una storia senz’altro singolare se si pensa che Lecefel non è neppure un titolare, tuttavia ad ogni partita si presenta regolarmente sugli sperduti campi del Galles, dove riceve ovazioni dai tifosi del Rhyl e grande rispetto dai supporter avversari. Dopo una vita passata tra le serie dilettantistiche francesi, Lecefel ha provato a dare una svolta alla sua carriera, ma la nostalgia della famiglia e lo scarso appeal turistico di Rhyl hanno portato il francese, in accordo con la società e l’allenatore, Greg Strong, a prendere una decisione drastica: allenamenti individuali durante la settimana ed una strana forma di pendolarismo calcistico nel fine settimana.
Mediaticamente, Lecefel ha vinto la sua sfida ed anche sportivamente l’avventura gallese, pur con qualche panchina di troppo, è stata un successo: il Rhyl ha vinto il campionato (Huws Gray Alliance), conquistando il pass per il ritorno in prima divisione da dove i gallesi sperano di riprendere il volo verso le Coppe Europee per ritrovarsi, chissà, di fronte ad una squadra francese nei turni preliminari… Per un giocatore che in Francia sperava almeno in un ingaggio in CFA (quarta divisione), non sarebbe certo la peggiore delle prospettive!