Bayern Monaco-Juventus, le pagelle: Ribery fa il diavolo a quattro

Bayern Monaco

Neuer 6,5 – Poco lavoro per lui, salvo quando nel giro di dieci secondi Vidal gli spara addosso due sassate, entrambe respinte ottimamente.

Lahm 6,5 – Buona la sua partita, fa un grande lavoro in fascia destra e non fa mai mancare la sua presenza in campo.

Van Buyten 6 –  Solitamente non è particolarmente affidabile nelle grandi occasioni, ma stasera gioca un match diligente e attento.

Alaba 7 – Segna un goal un po’ fortunoso, diciamolo, ma il resto della partita è comunque impeccabile: grande lavoro di copertura e recupero palloni, e quando si spinge in avanti fa sempre paura con la sua grande velocità.

Schweinsteiger 7 – Una sicurezza, non sbaglia quasi niente e dirige alla perfezione i lavori in mezzo al campo.

Luis Gustavo 6 – Non molto in luce questa sera, svolge comunque un lavoro di ordinaria amministrazione in concerto con gli altri centrocampisti bavaresi che gli vale la sufficienza.

Kroos s.v. – Si infortuna ed esce subito lasciando il posto a Robben.

Müller 6,5 – Si vede poco nel primo tempo, ma nel secondo si inserisce meglio ed è bravo ad approfittare dell’intervento non perfetto di Buffon che gli vale un goal importante.

Ribery 7,5 – Il francese questa sera è letteralmente indiavolato e getta nel panico con un piacere che ha quasi del sadico una difesa juventina terrorizzata  dalle sue incursioni fulminee e velenose. Quando poi nel secondo tempo si immola anche in recuperi da difensore consumato si capisce che la prestazione di questa sera merita molto più che un semplice bravo: da applausi.

Mandzukic 7 – Molto mobile e pericoloso nel primo tempo, nel secondo rallenta un attimo ma fa riesce a farsi valere anche in fase difensiva con numerosi interventi positivi: ottima prestazione.

Robben (’16)  5 – Quando entra a inizio primo tempo ci si aspetta che il tasso tecnico, e quindi spettacolare, della partita aumenti vertiginosamente, ma l’olandese è incredibilmente il peggiore in campo dei suoi: poco reattivo e convinto, sia in fase di impostazione che quando c’è da battere a rete.

Mario Gomez (’90) – s.v.

 

Juventus

Buffon 5 – La steccatura del portierone della Nazionale è il vero mistero di questa serata di Champions: due errori non clamorosi ma che pesano tanto, tantissimo, e rischiano di condannare quello che finora è stato un cammino a testa alta a una fine ingloriosa.

Barzagli, 5 – Anche lui non al meglio della condizione fisica, e soprattutto mentale. Si fa prendere spesso da incertezze non da lui.

Bonucci 4,5 –  Sul primo palcoscenico veramente importante si conferma per quello che è: un difensore mediocre, per non dire di peggio, almeno in certe occasioni. Troppi lanci sballati e avventure incomprensibili tentate in zona difensiva.

Chiellini 5,5 – Il meno peggio dei tre della difesa bianconera.

Peluso, 6 – Volenteroso, ma purtroppo è penalizzato da una squadra che non gira.

Pirlo 5 –  Fra chi lo temeva, chi lo aspettava, Pirlo delude entrambi gli schieramenti e si rende non protagonista di una partita sottotono, poco incisiva e fuori dai massimi sistemi a cui siamo abituati vederlo giocare in Italia. Dimenticandoci, senza nulla togliergli, che l’Europa è altra cosa.

Vidal 5,5- Partita piatta nel primo tempo, alza il ritmo nella ripresa tentando più volte coraggiosi recuperi e confezionando le uniche due occasioni in cui Neuer è veramente impegnato. Al ritorno però ci si aspetterà necessariamente di più da lui.

Lichtsteiner 5 – Si spreme molto, o almeno ci prova, ma le sue incursioni sono annullate da una retroguardia bavarese sempre attenta.

Marchisio 4,5 – Totalmente assente dal gioco, quasi invisibile, se non per brevissimi tratti. Un vuoto ingiustificato, in una serata che lo attendeva invece protagonista.

Matri 4,5 – Bocciato giustamente da Conte, si mangia con uno stop sbagliato l’occasione più limpida della partita per la sua squadra, e il resto è noia.

Quagliarella 5,5 – Come Matri è poco incisivo, ma se il pallone non arriva perlomeno cerca di andarselo a prendere, talvolta fino in difesa. Conte boccia anche lui, ma forse meritava più fiducia.

Vucinic  (’65) 5,5 – Entra e fa quello che può, cioè poco, in una fase di partita dove una Juve tramortita non riesce a rialzarsi.

Giovinco (’65) 5 – Innesto poco utile in una partita così fisica  e dove spesso e volentieri i compagni provano ad aggirare le linee difensive con lanci lunghi: non il suo match.

Pogba (’75) 5,5 – Rischiarlo dal primo minuto sarebbe stato folle, ma col senno di poi si può dire che con la sua presenza e la sua sfrontatezza in campo stasera alla Juventus avrebbero fatto più che comodo. Troppo pochi quindici minuti. Chissà che Conte non ci faccia un pensierino per il grande arrembaggio del ritorno…

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Intrattenitore nel mondo della comunicazione con la passione per il calcio d'antan, è un solista dentro e fuori dal campo, che predica da numero 7 ma razzola da numero 9. Fra il 98' e il 2002 ha inscenato ben 824 repliche dei Mondiali di calcio nella sua cameretta, e ricerca oggi la magia del calcio di un tempo nei campionati con un debito pubblico pericolosamente oltre la soglia di guardia.