Immediatamente dopo la nomina di Di Canio a manager del Sunderland David Miliband, laburista ex ministro degli esteri britannico, si è dimesso dal board della squadra a causa delle opinioni politiche di stampo fascista espresse in passato dall’ex allenatore dello Swindon. “Auguro al Sunderland tutto il successo possibile. Tuttavia, alla luce delle affermazioni politiche espresse in passato dal nuovo allenatore, è giusto che io faccia un passo indietro” il comunicato ufficiale che ha seguito la news delle dimissioni. In difesa di Di Canio è in tervenuto in prima persona il Ceo del Sunderland, Margaret Byrne, e lo stesso ex laziale ha dichiarato “Io razzista? Accuse stupide e ridicole” ed ancora “Non voglio parlare di politica perché non è di mia competenza, non siamo al Parlamento ma siamo in una squadra di calcio, voglio parlare di sport, di calcio, dei miei giocatori, della dirigenza e dei tifosi. La mia priorità è la mia famiglia e le mie figlie, subito dopo viene la responsabilità verso migliaia di persone ed è ciò su cui voglio concentrarmi. Non voglio più parlare di politica, non sono un politico”.