Uruguay-Paraguay 1-1: le pagelle

Uruguay

Muslera, 6 – Sempre reattivo, non da mai l’idea di poter essere bucato. Sul pareggio degli ospiti è sfortunato e il pallone gli finisce proprio tra le gambe.

Alvaro Pereira, 6 – Meno disordinato che in maglia nerazzurra, gioca una partita onesta e laboriosa, ma i compagni preferiscono giocare di più sull’altra fascia.

Lugano, 5 – La palla che all’ 86 gli finisce sulla zucca è la causa del 1-1 che manda a casa la Celeste a pancia mezza vuota. Un grave errore pagato a caro prezzo.

Godin, 6 – Sempre attento difensivamente, lascia poco spazio alle incursioni di Cardozo.

Alvaro Gonzalez, 6 – Regge il centrocampo uruguagio arginando i possibli contropiedi degli avversari.

Perez, 5 – Poco presente nella manovra, non aiuta molto i compagni e si muove poco.

Lodeiro, 7 – Sempre insidioso quando prende palla, il giovane centrocampista classe ’89 del Botafogo è un giocatore dotato di tecnica rilevante, da lui nasce l’assist per il momentaneo vantaggio ed è autore di numerose conclusioni pericolose.

Cristiàn Rodriguez, 5 – Prestazione poco convincente per il laterale sinistro, sostituito in fretta a inizio secondo tempo.

Suàrez, 6,5 – Primo tempo deludente, nel secondo tempo si sveglia e semina il panico nella difesa avversaria. Da rivedere il bellissimo goal segnato.

Forlàn, 5,5- Molto mobile su tutto il fronte d’attacco, ricorda quello della stagione passata all’Inter, ma allo stesso modo risulta inefficace.

Cavani, (dal ’46) 5,5 – Quando entra sembra destinato a dover suonare la grancassa, poi a poco a poco sparisce e si eclissa. Per lui anche un clamoroso goal sbagliato: non in serata.

Paraguay

Barreto, 6,5 – Comincia male rischiando a fine primo tempo di regalare un goal agli avversari, poi si anima e diventa un muro insormontabile con cui gli attaccanti uruguagi devono fare i conti. Alla fine si avventa anche su Suàrez rischiando di farsi molto male: coraggioso ed efficace.

Piris, 6 – Buona prestazione per il difensore della Roma che finalmente può uscire dal campo soddisfatto.

Da Silva, 6,5 – Sempre attento sulla mina vagante Suàrez, ottima la sua partita.

Samudio, 6 – Traballante in certe occasioni, decisivo in altre, alla fine ci mette una pezza e contribuisce a limitare i danni.

Ayala  5 – Per lui stasera più che due piedi, due ferri da stiro: diverse conclusioni evitabili e prestazione così così.

Oviedo, 6,5 – Tante buone chiusure difensive per lui, alcune quasi da macellaio. Ma suda e si guadagna la pagnotta.

Riveros, 6 – Subisce nel secondo tempo, come molti suoi compagni, l’incalzare degli uruguagi, ma non si scompone.

Ortiz, 6,5 – Si improvvisa difensore in molti casi, partita di sacrificio.

Oscar Cardozo, 5 – La bestia del Benfica stasera è un animaletto mansueto che non morde. Stanco e sostituito presto, prestazione da dimenticare in fretta.

Valdez, 5,5 – Subisce lo stato di forma non eclatante del suo compagno di reparto.

Benitez, (dal ’66), 6,5- Entra, si rende numerose volte pericoloso sulla fascia sinistra, e alla fine riesce anche a buttarla dentro: un punto d’oro per lui e la squadra, ma il peggio ancora non è passato.

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Intrattenitore nel mondo della comunicazione con la passione per il calcio d'antan, è un solista dentro e fuori dal campo, che predica da numero 7 ma razzola da numero 9. Fra il 98' e il 2002 ha inscenato ben 824 repliche dei Mondiali di calcio nella sua cameretta, e ricerca oggi la magia del calcio di un tempo nei campionati con un debito pubblico pericolosamente oltre la soglia di guardia.