C’erano pochi dubbi sul fatto che Chelsea e Siviglia avrebbero passato la fase a gironi: gli uomini di Lampard e i campioni uscenti dell’Europa League ci riescono con due giornate d’anticipo, battendo in trasferta Rennes e Krasnodar al termine di incontri molto simili per l’andamento e identici nel risultato finale. La prossima settimana, in Andalusia, le due squadre si giocheranno il primo posto: sono appaiate a 10 punti e all’andata finì 0-0.
Rennes-Chelsea 1-2 (21′ Hudson Odoi, 84′ Guirassy, 90′ Giroud)
Sesta vittoria consecutiva, contando campionato e Champions, per il Chelsea di Lampard che ha incassato solo 2 gol durante questa striscia di risultati utili consecutivi. I “blues” hanno dovuto però soffrire, anche in modo inaspettato visto l’ottimo primo tempo: il gol di Hudson-Odoi, lanciato meravigliosamente da Mount (che aveva rubato palla all’enfant prodige dei padroni di casa, Camavinga), sembrava poter essere il preludio di una facile serata in Bretagna. Werner, conclusione in area piccola di poco a lato, e Mount, bravissimo Gomis nell’occasione, hanno sprecato il raddoppio prima dell’intervallo.
Il Rennes, poco a poco, è cresciuto fino al gol del pareggio: corner di Bourigeaud e colpo di testa vincente di Guirassy. Il minuto è l’85, i bretoni assaporano il punto che li avvicinerebbe al ripescaggio in Europa League ma vengono beffati nel recupero: Giroud, di testa, ribadisce in rete un pallone vagante dopo la respinta di Gomis su Werner.
Krasnodar-Siviglia 1-2 (3’Rakitic, 55′ Wanderson, 95′ Munir)
Perfetto, o quasi, il primo tempo del Siviglia a Krasnodar: al 4′ gli uomini di Lopetegui passano con una bella rasoiata da fuori di Rakitic, poi Diego Carlos e Koundé mancano il colpo del k.o. prima dell’intervallo. A destra, senza Jesus Navas, Ocampos è rimasto un po’ orfano ma non c’erano segnali del crollo nella ripresa. Tanti gli errori grossolani anche in fase di disimpegno, uno di Gudelj poteva costare il pari firmato Cabella (gran salvataggio di Kounde nell’occasione). Una difesa ballerina degli ospiti ha poi agevolato la percussione centrale di Wanderson, terminata col gol dell’1-1: le cose si mettevano male per Lopetegui, costretto anche di rinunciare ad un altro terzino sinistro, Escudero (al suo posto Rekik, in una posizione decisamente insolita). Alla fine, tra un contropiede e l’altro, l’ha spuntata il Siviglia: grande tenacia, nell’occasione, di Munir che si ritrova il pallone della vittoria tra i piedi e infila con un preciso diagonale. E’ il gol qualificazione, arrivato al 94.